Delle misteriose impronte sul fondo del mare stanno agitando la comunità scientifica
C'è un mistero negli abissi su cui gli scienziati si stanno interrogando: cosa sono le misteriose orme sul fondo dell'oceano improvvisamente apparse sulla dorsale medio-atlantica?
Il nostro pianeta è talmente tanto ricco di scorci e profondità che sarebbe davvero strano non incappare in un mistero, ogni tanto. D’altronde, la nostra comprensione di ciò che accade sulla Terra è ancora limitata, perché c’è molto da studiare. Eppure, ci sono dei quesiti che mettono in allerta gli scienziati. Per esempio, cosa sono le misteriose orme sul fondo del mare individuate di recente nell’Oceano Atlantico?
A prima vista si tratta di piccoli buchi che, per disposizione e profondità, somigliano alle impronte di “qualcosa” che ha ben deciso di fare una piccola passeggiata negli abissi. Non è, però, ancora chiaro ciò di cui potrebbe trattarsi. E, di conseguenza, non è chiaro quanto ci si debba preoccupare della faccenda.
L’avvistamento delle orme sul fondo del mare
Ma andiamo per ordine: cos’è successo di preciso e come sono state avvistate queste misteriose impronte? In sostanza il National Oceanic and Atmospheric Administration, agenzia federale statunitense che si interessa di oceanografia, meteorologia e climatologia, ha organizzato una missione esplorativa nell’Atlantico per valutare la salute (e la situazione generale) del fondale. Una missione piuttosto standard, a dir la verità, specie in questo periodo in cui gli oceani sono considerati a rischio.
La squadra inviata, composta da geologi, esperti in Scienze della Terra, oceanografi e biologi marini, si è immersa dunque in diversi punti dell’Atlantico, armata di strumenti di ogni tipo, comprese video e fotocamere. Niente di strano finché, a ridosso della dorsale medio-atlantica, il team ha individuato qualcosa di anomalo: una serie di piccolissimi buchi posizionati in maniera lineare. In prima battuta, le impronte erano poco evidenti perché i movimenti dell’Oceano ne avevano cancellato una parte, ma poi gli esploratori si sono accorti di alcuni tratti in cui le orme sembravano recenti ed erano ben evidenti.
La formazione delle impronte sul fondo dell’Oceano
Stando a quanto affermato dal National Oceanic and Atmospheric Administration, all’inizio la squadra ha pensato che queste impronte così peculiari fossero state lasciate da un essere umano. Hanno ipotizzato che qualcuno prima di loro, forse uno scienziato o un tecnico indipendente, si fosse immerso in fondo al mare e avesse “picchettato” il fondale per fare degli studi. Poi, però, la loro opinione è cambiata.
Sì, perché osservando il fondale attorno alle orme gli scienziati hanno compreso che i movimenti di un essere umano avrebbero lasciato dei segnali molto più evidenti: qualsiasi strumento usato per bucare in profondità il fondo avrebbe generato cambiamenti negli strati superiori e avrebbe portato verso l’alto alcune parti degli strati inferiori, cosa che invece non è stata rilevata. Dunque, è da escludere che l’autore sia l’uomo. E allora chi è?
Ipotesi sulle orme in fondo al mare
Attualmente, non ci sono delle vere e proprie ipotesi su queste orme. Addirittura, il National Oceanic and Atmospheric Administration ha pubblicato gli scatti delle impronte su Twitter invitando gli utenti a interagire e a dire a cosa potrebbero appartenere secondo loro.
Le opinioni, attualmente, sono quasi tutte fantasiose. La possibilità più concreta, comunque, resta un non identificato animale marino a caccia di cibo. In ogni caso, gli studi continueranno e, probabilmente, presto avremmo una risposta anche per questo strano mistero.