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Dal Papa a Donald Trump, boom di foto false ChatGPT: come riconoscere quelle fake

Le foto apparse online di recente e create da ChatGPT hanno creato grande sensazione, anche perché sono scatti falsi difficili da riconoscere

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ChatGPT e le foto false Fonte foto: IPA/Ansa

L’intelligenza artificiale sta letteralmente rivoluzionando le nostre vite. Ce ne stiamo accorgendo nei settori più diversi, non ultimo quello delle foto online. Nei giorni scorsi sono apparsi alcuni scatti sensazionali che mostravano due figure riconoscibilissime in atteggiamenti particolari, un dettaglio che ha fatto subito storcere il naso, ma non a tutti.

Si sta parlando di quello che ha combinato ChatGPT, il modello di chatbot basato sull’apprendimento automatico che è specializzato nella conversazione con utenti umani. Le fotografie a cui si sta facendo riferimento sono quelle di Donald Trump in manette e di Papa Francesco con un vistoso piumino bianco. Sono entrambi dei falsi, ma come è possibile riconoscerli?

Le foto create da ChatGPT

In realtà i due scatti sono sembrati reali come non mai, uno spunto unico per notizie in grado di fare rapidamente il giro del mondo. Non è successo nulla di quanto gli occhi hanno visto, dunque l’ex presidente americano non si trova in galera e il pontefice non ha mai indossato un capo d’abbigliamento del genere. La “colpa” è dei sistemi di intelligenza artificiale che hanno elaborato le richieste di un utente, dando vita alle immagini. Uno dei particolari che fino a poco tempo fa faceva intuire che si trattasse di un fake è quello delle mani.

Storicamente l’intelligenza artificiale ha fatto grande fatica nel riprodurre mani che sembrassero autentiche, ma con ChatGPT si è ovviato al problema. La tecnologia è migliorata e non è affatto semplice distinguere la foto vera da quella falsa. Tutto questo dipende dal fatto che le immagini disponibili sono davvero tantissime e l’AI si è potuta “addestrare” a dovere, elaborando i vari dati e creando dei piccoli “capolavori”. Uno studio scientifico inglese è andato persino a fondo della questione, verificando quello che le persone sono capaci di riconoscere quando osservano una foto online. La pubblicazione è stata curata dagli psicologi della Lancaster University.

I dettagli delle immagini realizzate da ChatGPT

I volontari sono stati sottoposti alla visione di documenti d’identità creati in originale e quelli realizzati da ChatGPT. Attualmente è impossibile percepire in modo netto la differenza tra i volti sintetici e quelli reali. Spesso non sono bastati nemmeno i suggerimenti da parte degli esperti. Ad esempio, le foto tarocche si possono intuire nei punti in cui gli algoritmi dell’intelligenza artificiale sono molto meno precisi, come gli orecchini oppure i denti di una persona. Lo stesso discorso vale per gli sfondi delle fotografie. Gli algoritmi stessi, infatti, non sono molto abili a replicare quello che può essere un panorama più complesso del normale.

Le versioni più moderne e aggiornate, però, non hanno fatto altro che complicare tutto questo, come è facile immaginare. La tecnologia è migliorata e le piccole imperfezioni non sono più a portata di vista. Per rendere la vita difficile a coloro che cercheranno di ingannare in futuro con scatti falsi come quelli di ChatGPT ci si potrà affidare alla principale lacuna dei sistemi attualmente funzionanti. Gran parte degli algoritmi si affida a uno specifico generatore di AI, dunque non identifica i falsi prodotti da algoritmi diversi, una piccola falla che alla lunga potrebbe fare la differenza.

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