Affreschi storici e di grande valore: nuova scoperta in Italia
Nuova sorpresa a Pompei, uno dei siti archeologici più importanti d'Italia: dagli scavi sono riemersi degli affreschi preziosissimi, che ritraggono scene mitologiche.
Terribili scosse di terremoto, poi la catastrofica eruzione: nel 79 d.C., l’antica città romana di Pompei venne spazzata via dalla lava proveniente dal vicino Vesuvio, in quello che è stato uno degli avvenimenti più drammatici di tutti i tempi. Oggi si scava ancora nel sito archeologico che custodisce le preziose testimonianze di un passato che non c’è più. E proprio di recente gli esperti sono riusciti a portare alla luce qualcosa di sorprendente, delle pareti affrescate di grandissimo valore.
Pompei, trovati nuovi affreschi
È impossibile sapere quanti altri tesori si celino ancora sotto strati di terra e lava che da secoli è ormai solidificata: Pompei rimane uno dei siti archeologici più preziosi d’Italia, e periodicamente proprio qui avvengono scoperte incredibili. Si continua infatti a scavare, cercando in quelle che sono le zone meno esplorate nel tentativo di ritrovare nuovi resti di quella che è stata una fiorente città d’epoca romana. E, nel contempo, si portano avanti lavori di conservazione volti a preservare ciò che è già tornato alla luce.
Nel febbraio 2023 ha avuto inizio una nuova campagna nella Regio IX di Pompei, un’area ancora parzialmente inesplorata, con l’obiettivo di risolvere i problemi idrogeologici sul fronte di scavo. Nel corso dei lavori, gli archeologi hanno trovato qualcosa di meraviglioso: si tratta di un antico edificio rinvenuto all’interno di un quartiere dove trovavano luogo diverse attività. Proprio qui, infatti, recentemente sono stati individuati una lavanderia e un panificio.
La nuova struttura è un’abitazione dotata di forno, e nel suo atrio è stato possibile identificare due cubicoli perfettamente affrescati. Sulle pareti, risaltano immagini che raffigurano il mito di Poseidone e di Amimone, ma anche quello di Apollo e Dafne. All’interno di uno dei due cubicoli, inoltre, gli esperti hanno trovato tracce di mobilio carbonizzato.
Le vittime dell’eruzione del Vesuvio
Quello appena riportato alla luce è indubbiamente un tesoro preziosissimo, ma c’è di più: dalle rovine dell’abitazione sono riemersi anche i resti di tre vittime. Si tratta di due scheletri appartenenti probabilmente a donne di età indefinita, oltre a quello di un bambino di circa 3-4 anni. I corpi erano sepolti sotto uno strato di terra non molto spesso, perché qui si era già scavato in passato, senza riuscire a raggiungere una profondità sufficiente a trovarli.
Stando alle prime analisi, le donne e il bambino non sarebbero morti a causa dell’eruzione, bensì per il crollo del solaio dell’abitazione in cui avevano cercato riparo durante una forte scossa di terremoto. Il Vesuvio, prima di esplodere in un fiume inarrestabile di lava bollente, aveva infatti iniziato a far tremare la terra fino a chilometri di distanza, eruttando nel frattempo polvere e lapilli.
Tantissimi abitanti di Pompei, spaventati per un evento che mai avevano immaginato nella loro vita, cercarono di ripararsi all’interno delle loro abitazioni, soccombendo al crollo di soffitti e pareti che causarono loro traumi terribili. Proprio di recente, in effetti, gli archeologi avevano rinvenuto altri due scheletri nella vicina Insula dei Casti Amanti: erano due uomini di almeno 55 anni, riversi a terra sotto le macerie di un edificio che non è riuscito ad offrire loro il riparo cercato.