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Hanno davvero trovato un modo per prevedere gli uragani ed evitare le catastrofi?

Un nuovo modo di approcciare alle previsioni meteo con l'intelligenza artificiale. Il settore è stato stravolto da Google DeepMind

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Ogni giorno si fa un gran parlare di intelligenza artificiale. Spesso, però, lo si fa in ambito lavorativo o in quello relativo al tempo libero. Per quanto rappresenti un modo ancora tutto da esplorare e sviluppare, decisamente interessante per le possibilità che garantisce, la sua applicazione scientifica potrebbe rappresentare la vera svolta.

E se potessimo prevenire gli uragani e le annesse tragedie grazie all’intelligenza artificiale? Un gruppo di ricercatori è certo del fatto che l’IA possa salvare vite umane, letteralmente. Potremmo infatti essere in grado di sapere in anticipo e precisione dove un uragano colpirà la terraferma. Il tutto con tempi ben più rapidi rispetto a quelli che sono i sistemi di previsione tradizionali.

Prevenire gli uragani

Non si tratta di un’ipotesi lontana, tutt’altro: un nuovo strumento è già stato inventato. Parliamo dell’intelligenza artificiale di Google DeepMind. È stata in grado di prevedere dove l’uragano Lee, dello scorso settembre, avrebbe tocca la terra in Canada. Lo ha fatto con tre giorni d’anticipo rispetto a quelli che sono i metodi tradizionali e standard. Una vera e propria arma vincente in questo campo, considerando la velocità d’analisi e la capacità di analizzare in pochissimo tempo gli eventi passati. Ciò che si prospetta, dunque, è una rivoluzione del settore, su scala globale.

Il tempo è l’unica vera caratteristica chiave delle previsioni meteo, soprattutto quando si parla di cataclismi. Occorre consentire alla popolazione di prepararsi in maniera adeguata. Quanto prima giunge un avvertimento, dunque, minori saranno i danni, in termini di vite umane e beni materiali. Basti pensare alle alluvioni che hanno colpito duramente il Centro-Nord in Italia. Scoprire in anticipo il livello di piogge che si sarebbe abbattuto, avrebbe dato tempo necessario per mettere in salvo persone ed eventualmente tutelare al meglio le abitazioni.

Le nuove previsioni IA

Le tradizionali previsioni meteorologiche richiedono una notevole quantità di potenza di calcolo. Occorre infatti tener conto della creazione di stime di centinaia di fattori, dalla temperatura alla pressione atmosferica, dall’umidità alla velocità del vento. Il nuovo strumento di Google DeepMind, noto come GraphCast, consente di superare il modello europeo di previsioni a medio raggio.

Il riferimento va a quello europeo perché è tra i migliori al mondo. Surclassato su oltre il 90% dei fattori di calcolo. Le previsioni sono offerte in meno di un minuto, utilizzando inoltre appena una frazione della potenza di calcolo dei metodi di previsione tradizionali. Ciò perché l’approccio alla materia è ben differente.

Le previsioni meteo, infatti, puntano sulla misurazione di ciò che sta accadendo nell’atmosfera al momento. Ciò grazie al sistema creato di condivisione dei dati, che consente di ricevere ogni giorno migliaia di rilevazioni dal globo. Un oceano di dati immesso poi in un supercomputer, che procede a elaborare il tutto. Struttura del genere possono eseguire quadrilioni di calcoli al secondo. Il tutto garantisce un risultato in alcune ore, richiede un gravoso sforzo organizzativo e occupa alcune dei più importanti supercomputer al mondo.

Ciò che l’intelligenza artificiale fa è trovare una scorciatoia. GraphCast usa l’apprendimento automatico per analizzare enormi quantità di dati storici, così da comprendere in che modo i modelli meteorologici si evolvano. Una conoscenza al servizio di una previsione futura, offrendo nel dettaglio un modello di come il tempo attuale possa modificarsi nel futuro, prossimo o remoto.

Il tutto si sta dimostrando particolarmente efficace, statistiche alla mano. Ecco le parole di Remy Lam, di Google DeepMind, che ha contribuito alla creazione dello strumento: “Il vantaggio principale è la sua estrema precisione. Impara da decenni di dati ed è in grado d’essere più preciso del gold standard del settore”.