Libero
SCIENZA

Le prime forme di vita potrebbero essere nate da un gas velenoso

Un gas velenoso determinante per le prime forme di vita sul nostro pianeta? Alcuni ricercatori americani ne sono convinti

Pubblicato:

Un gas velenoso avrebbe contribuito alla vita sulla Terra Fonte foto: 123RF

La vita sulla Terra potrebbe essere cominciata grazie a un veleno. L’affermazione è clamorosa e si possono immaginare facilmente gli scienziati che si strappano i capelli dopo aver fatto una scoperta del genere. Ma cosa c’è di vero? Si tratta di una nuova teoria che ha individuato in un gas velenoso proprio uno dei primi precursori dell’esistenza sul nostro pianeta. La ricerca in questione verrà presto pubblicata sulla rivista The Astrophysical Journal, anche se ha scatenato un inevitabile dibattito che sembra essere senza fine. Un tempo la Terra non era vivibile, poi il cambiamento è stato incredibile e sorprendente tanto da far emergere una teoria dopo l’altro.

In pratica, secondo gli scienziati il “merito” sarebbe di una complessa interazione tra meteoriti ricchi di idrogeno, attività vulcanica e appunto un gas velenoso, nello specifico l’acido cianidrico. Quest’ultimo, noto anche come acido prussico, è un liquido volatile incolore, i cui vapori hanno un odore che può ricordare le mandorle amare. Le prime forme di vita sono spuntate tra i 4,5 e i 3,7 miliardi di anni fa, con esemplari ovviamente diversi rispetto a quelli moderni. Le molecole si sono accumulate nell’atmosfera, con fulmini e radiazioni ultraviolette del sole che hanno fornito il loro contributo per la giusta energia necessaria alla vita primordiale.

Acido cianidrico e RNA

Si tratta della stessa energia che ha formato il già citato gas velenoso, il famigerato acido cianidrico. Potrebbe essere stato proprio la molecola più importante per lo sviluppo della vita? La sua proprietà fondamentale è che riesce a reagire con sé stesso: inoltre, reagisce anche con altre molecole, come ad esempio la formaldeide, producendo biomolecole per formare l’RNA (l’acido ribonucleico). Nello studio, i ricercatori hanno scoperto come l’acido cianidrico potesse piovere direttamente dall’atmosfera in piccole quantità ad alta temperatura. Queste piogge avrebbero poi permesso la concentrazione di adenina, per l’appunto uno dei componenti fondamentali dell’RNA.

Un altro studio sul gas velenoso

La serie di passaggi è comunque molto complicata e gli stessi autori dello studio, i quali fanno parte dell’Università americana di Cornell, si sono ripromessi di ritornare sulle attuali conclusioni relative al gas velenoso nei prossimi mesi. Gli approfondimenti sull’inizio della vita sulla Terra, dunque, non sono finiti. Non è la prima volta che l’acido cianidrico viene preso in grande considerazione per una ricerca scientifica. In passato, infatti, l’Università Imperiale di Tokyo ha scoperto come gran parte della composizione di un buco nero fosse caratterizzata appunto da quello che a tutti gli effetti è un veleno. La spiegazione starebbe nel riscaldamento ad alta temperatura dell’ambiente che circonda lo stesso buco nero.

Questo gas velenoso viene attualmente prodotto a livello industriale e sfruttato soprattutto come reagente intermedio: è molto utile, infatti per la sintesi di diversi composti chimici, a partire dalle materie plastiche per arrivare fino a coloranti, farmaci ed esplosivi. Tra l’altro, i suoi derivati sono tra i veleni più potenti che si conoscano sia per la gravità sia per la rapidità delle manifestazioni tossiche. Entro certi limiti, comunque, il nostro corpo potrebbe anche essere capace di eliminare l’acido con cui è venuto a contatto, dato che l’organismo è in grado di trasformare il cianuro che si libera in un composto non più tossico.