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Quali sono i pericoli nascosti nei questionari su Facebook

I sondaggi su Facebook sono stati introdotti nel 2017 e vengono utilizzati dagli utenti e dalle pagine, ma nascondono dei problemi per la privacy

facebook Fonte foto: DenPhotos / Shutterstock.com

Se usi spesso Facebook, ma anche altri social a dire la verità, di sicuro ti sarai imbattuto almeno una volta in un sondaggio. Disponibili anche in Italia da fine 2017, i sondaggi a poco a poco si sono diffusi sempre di più sia sulle pagine che sui profili. E il motivo è semplice: possono essere usati per scopi assolutamente legittimi, come le indagini di mercato, ma anche per scopri del tutto illegittimi.

Una buona parte dei sondaggi che vedi su Facebook, infatti, ha ben più di un secondo fine, specialmente se è stato pubblicato da pagine dalla dubbia affidabilità. In alcuni casi rispondere ad un sondaggio ben architettato ci espone a rischi gravissimi, anche se non riusciamo ad accorgercene. Purtroppo Facebook non ha alcun controllo su queste liste di domande e permette a chiunque di chiedere qualunque cosa ai suoi “amici” del profilo o “fan” della pagina. E se rispondiamo al sondaggio sbagliato a rischiare siamo noi, e anche molto: dal furto d’identità alla perdita di tutti i nostri soldi sul conto in banca.

Sondaggi su Facebook: occhio alle domande sospette

Se una nota azienda che produce scarpe che seguiamo su Facebook ci chiede se preferiamo lo stile casual o quello elegante, i mocassini o gli anfibi, se preferiamo le sneaker basse o quelle alte, non c’è molto da preoccuparsi: nella peggiore delle ipotesi sta profilando i nostri gusti, per inviarci pubblicità di prodotti più simili ai nostri gusti. Il problema sorge quando un’azienda di scarpe semisconosciuta comincia a chiederci come si chiama il nostro animale domestico, quale sia la prima città in cui abbiamo vissuto, quale colore preferiamo, quale è il nostro gruppo musicale preferito. Tutte queste domande, infatti, assomigliano moltissimo alle quelle di sicurezza che ci vengono poste quando dimentichiamo la password dei nostri account più importanti. Compreso quello del conto corrente online.

Sondaggi su Facebook: occhio alle pagine sospette

Se un noto e affidabile istituto di ricerca medica ci fa domande sul nostro stato di salute fisica o mentale non c’è molto da preoccuparsi: probabilmente è uno studio informale sugli utenti della pagina per capire quale tipo di articoli informativi possono interessarci di più. Finito il sondaggio, le risposte saranno raccolte insieme e si farà una media per aggiustare il piano editoriale social e accontentare i follower. Ma se le stesse domande ce le fa una pagina semisconosciuta e dalla discutibile affidabilità (come le migliaia e migliaia di pagine sulla “crescita personale” o lo “sviluppo mentale“), allora si pone più di un problema.

Meno rispondi, più sei sicuro

Alla luce di tutto ciò, nella migliore delle ipotesi chi risponde ai sondaggi di pagine poco affidabili rischia il bombardamento pubblicitario su prodotti, libri e servizi che probabilmente sono solo tentativi di manipolazione mentale. Nella peggiore rischia di vedersi svuotato il conto corrente. Per questo la regola d’oro è sempre la stessa: non fornire a nessuno informazioni sui propri interessi o sulla propria vita. E se vogliamo proprio rispondere, allora prima di farlo è meglio fermarsi e farsi una domanda: la mia risposta ad una o più domande di questo sondaggio potrebbe aiutare qualcuno a farmi un danno?

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