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SCIENZA

Sono apparse delle rare "nuvole a spirale": ecco dove e come si formano

Sia l'oceano che l'atmosfera sono fluidi, in costante movimento: a dimostrarlo sono anche le rarissime (e suggestive) nuvole a spirale

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Sembra un dipinto o un’immagine digitale appositamente realizzata da un graphic artist (o da un’AI). Invece lo strano turbinio catturato dal Nasa Earth Observatory è assolutamente reale e immortala un fenomeno atmosferico raro e suggestivo: le nuvole a spirale, più tecnicamente e scientificamente conosciute come Scie di von Kármán.

Questi strani ammassi di vapori, una volta fotografati, danno quasi un’idea di caos o suggeriscono tempesta, ma in realtà sono “semplicemente” la dimostrazione che la nostra atmosfera può comportarsi come un fluido, grazie alla sua capacità di essere in costante movimento

Le nuvole a spirale nella Bear Island

Come abbiamo già detto, uno degli scatti più suggestivi delle Scie di von Kármán è stato regalato al mondo dal Nasa Earth Observatory. I suoi strumenti di raccolta di immagini satellitari, qualche mese fa, hanno catturato uno “strano” movimento atmosferico. Nell’enorme banco di nubi che sorvolava la remota Isola degli Orsi (nota anche come Bjórnóya), l’isola più meridionale dell’arcipelago norvegese delle Svalbard, è infatti comparso uno strano “ricciolo”, un ghirigoro che sembra quasi tracciato con un dito.

Si tratta proprio di una serie di nuvole a spirale, che altro non sono che una sorta di vortici alternati che vengono influenzati da ciò che hanno intorno. Il nome scientifico, Scie di von Kármán, è da attribuirsi al fluidodinamico e ingegnere Theodore von Kármán, uno dei pionieri sulle ricerche relative alla turbolenza dei fluidi.

Uno scatto pieno di sorprese

C’è comunque da dire che lo scatto della NASA non immortala solo le nuvole a spirale: ha fatto il giro del web (e del mondo) anche per una questione di tempistiche, ritenute molto molto fortunate. Infatti, grazie a uno squarcio tra le nuvole è stato possibile ammirare un altro fenomeno visivamente sbalorditivo: dei viticci di fitoplancton che fioriscono circolando nelle correnti superficiali del Mare di Norvegia e di Barents.

Resta comunque da dire che le nuvole a spirale sono l’attrazione principale dello scatto perché, come già detto, si tratta di un fenomeno raro che ha lasciato di stucco anche i membri dello staff della stazione meteorologica dell’Isola degli Orsi, unici abitanti dell’atollo.

Come si formano le nuvole a spirale?

Com’è possibile leggere nelle slide che il Nasa Earth Observatory mette a disposizione dei più curiosi, il fenomeno delle nuvole a spirale è abbastanza semplice da spiegare. Per capirlo basta immaginare un fluido all’interno di un cilindro. Fatto ciò, occorre immaginare che le sue particelle scorrano dal bordo posteriore verso il bordo anteriore del cilindro e tenere presente che mentre le particelle scorrono, la pressione aumenta.

L’elevata pressione del fluido, ormai vicino al bordo anteriore, spinge il flusso in modo apparentemente disordinato, ma in realtà organizzato: si creano infatti degli strati che si sviluppano anche lungo la parte posteriore. Allo stesso tempo bisogna però tenere presente che l’alta pressione non può forzare il flusso attorno alla parte posteriore, di conseguenza nella sezione più ampia del cilindro si formano altri due strati, che si trascinano.

La porzione interna di questi strati si muove lentamente rispetto alla porzione esterna: di conseguenza si noterà che si piegano gli uni sugli altri, generando proprio dei vortici. Abbastanza comprensibile, in fondo, ma se non ne masticate niente paura: godetevi semplicemente lo spettacolo regalatoci dall’immagine.

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