Libero
TECH NEWS

Samsung sta facendo un sacco di soldi grazie all'AI

Il mercato dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie ad esso connesse è in crescita e con i suoi chip di memoria Samsung sta registrando guadagni incredibili

Pubblicato:

samsung Fonte foto: JPstock / Shutterstock.com

Le vendite nel settore dell’elettronica di consumo stanno rallentando, ma se da un lato smartphone, notebook e smart TV non fruttano più come prima, c’è un’altra tecnologia che sta portando fiumi di denaro nelle casse di chi vi ha investito a tempo debito: l’intelligenza artificiale.

Le grandi aziende come Samsung lo sanno e se da un lato si cerca di portare sul mercato una grandissima varietà di prodotti con funzionalità AI, dall’altra si investe anche nei componenti per utilizzare al meglio queste tecnologie, come i chip di memoria ad alta larghezza di banda, ad esempio, un segmento che sta fruttando al colosso sudcoreano ordini decisamente importanti da parte di moltissime società.

Samsung, le nuove tecnologie per l’AI

Tra le nuove tecnologie di Samsung Electronics c’è la DRAM LPDDR5X, una particolare memoria realizzata con un processo produttivo a 12 nm e che permette di raggiungere velocità di trasferimento dati fino a 10,7 Gbps.

Oltre a questo, le nuove memorie prodotte sono il 25% più veloci di quelle di precedente generazione, con un aumento della capacità del 30%,cosa che consente di realizzare delle schede di memoria da 32 GB per ogni singolo modulo.

Si tratta, inoltre, anche di tecnologie a basso consumo, con Samsung che dichiara un miglioramento di circa il 25% dell’efficienza energetica rispetto al passato.

Queste specifiche, dunque, rendono le DRAM LPDDR5X una soluzione ottimale per le funzionalità di intelligenza artificiale on-device che possono essere elaborate direttamente all’interno dei vari dispositivi, senza dover passare per i server dell’azienda fornitrice del servizio.

E proprio l’elaborazione on-device rappresenta il prossimo step dell’evoluzione dell’AI, la strategia su cui si stanno concentrando tutte le maggiori aziende del settore ma che, chiaramente, richiede necessariamente queste memorie ad alte prestazioni, alte capacità e bassi consumi.

Al fianco delle DRAM LPDDR5X dedicate ai dispositivi consumer, Samsung ha sviluppato anche una soluzione destinata ai data center, I chip HBM3E a 12 layer che hanno una larghezza di banda che raggiunge i 1280GB/s e una capacità di 36 GB.

Anche qui, le aziende che sceglieranno queste memorie saranno protagoniste di un balzo generazionale importante, mentre Samsung, fornendo questi chip, andrà ad affermarsi ancora di più nel settore delle memorie, diventando notevolmente più competitiva con altre realtà produttive.

Quanto guadagna Samsung con l’AI

Già da diversi mesi Samsung ha previsto un notevole aumento dei profitti dovuto, essenzialmente, alla crescita della domanda di prodotti collegati all’intelligenza artificiale.

Nelle settimane passate, ad esempio, l’azienda ha ricevuto un ordine da circa 3 miliardi di dollari direttamente da AMD per la fornitura di chip HBM3E che saranno utilizzati per l’MI350, il processore AI destinato ai server.

Da quel che sappiamo anche NVIDIA dovrebbe aver scelto i chip di memoria di Samsung e, anche se non sono ancora stati resi noti i termini dell’accordo, è chiaro che si tratterà sicuramente di cifre importanti per il colosso della tecnologia.

A fronte di questo, non stupiscono le dichiarazioni ufficiali dell’azienda sudcoreana che ha dichiarato un fatturato di 74,07 trilioni di KRW (pari a 49.930.700.453,02 euro) con un utile di 10,44 trilioni di KRW (pari a 7.036.272.891,65 euro) dovuti per larga parte proprio all’aumento della richiesta per il mercato della memoria.

Libero Shopping