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SCIENZA

Sciami satellitari minacciano l'Universo: cosa sta succedendo

Gli sciami satellitari, ovvero le grandi flotte concentrate di veicoli spaziali mandati in orbita dall'uomo, stanno diventando un pericolo: eclissano le stelle e i potenziali elementi dannosi del cielo, e gli scienziati temono che la situazione degeneri

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Sciame satellitare avvistato in cielo: perché stanno diventando pericolosi? Fonte foto: Ansa

Sappiamo perfettamente che sulle nostre teste, in alto nei cieli, ci sono miliardi (di miliardi) di oggetti stellari, scoperti e da scoprire. Ciò che però talvolta scordiamo è che anche noi esseri umani contribuiamo attivamente alla “popolazione” astronomica, lanciando in orbita tantissimi satelliti e creando degli sciami satellitari. Purtroppo, però, c’è un grande problema: pare che la cifra dei nostri veicoli spaziali stia raggiungendo un livello davvero critico.

A dirla tutta è da diversi anni che parte della comunità scientifica si dichiara piuttosto allarmata dagli apparecchi che l’uomo sta mandando intorno alla Terra, ma ultimamente l’esigenza di stabilire dei limiti pare essersi fatta più pressante. Sì, perché per via delle nuove “mega-costellazioni” di satelliti mandati in ordine per favorire la trasmissione di Internet ad alta velocità in tutto il mondo, la situazione si sta facendo sempre più pericolosa.

Gli sciami satellitari e gli ultimi risvolti

A lanciare l’allarme dalle pagine della rivista Scientific American questa volta è la dottoressa Rachel Street, astronoma e ricercatrice che ha recentemente partecipato a un incontro incentrato sulle funzionalità e le recenti scoperte del telescopio dell’Osservatorio Vera C. Rubin in Cile. Il telescopio, in grado di effettuare una campagna osservativa fotografando l’intera volta celeste, ha mappato la galassia e ha l’obiettivo di identificare misteriosi bagliori e asteroidi potenzialmente pericolosi.

Peccato però che, come la dottoressa Street ha dichiarato (e come tuonano anche i suoi colleghi ricercatori) questo strumento così potente potrebbe non raggiungere mai i suoi obiettivi così importanti, perché il cielo si sta riempiendo di “stelle false”, ovvero di sciami satellitari che rischiano di eclissare i veri corpi celesti che dovrebbero essere studiati da astronomi e astrofisici. La nostra orbita, ha detto ancora la dottoressa Street, si sta riempiendo di vere e proprie false costellazioni che possono essere drammaticamente d’impatto per le sorti del pianeta.

Starlink, gli sciami satellitari e i pericoli

È il caso, per esempio, di  Starlink di Space X, una costellazione di satelliti per cui sta ancora infuriando una battaglia. Questo sciame di veicoli dovrebbe garantire l’accesso alla connessione internet a banda larga con bassa latenza in tutto il mondo, ma il costo è alto: i satelliti che comporranno la costellazione saranno migliaia, prodotti in massa e miniaturizzati e riempiranno il firmamento con decine di migliaia di punti di luce in movimento.

Questo non solo potrebbe cambiare per sempre la nostra visione del cielo, ma anche ostacolare le osservazioni del cosmo effettuate dal pianeta. Poco importa che gli strumenti per osservare siano sempre più all’avanguardia: i luccicanti pannelli solari dei satelliti e i loro segnali radiofonici provocano già e provocheranno ancora di più dei disturbi che dipingono un quadro drammatico e difficile per l’astronomia, minacciando la scienza e i suoi processi.

Buona parte degli astronomi concorda sul fatto che gli sciami satellitari metteranno a repentaglio il futuro di tutti gli Osservatori presenti sul pianeta e non solo: minimizzeranno, se non annulleranno del tutto, il suo potenziale di scoperta complessivo del Pianeta per ciò che riguarda tutte le campagne atte a osservare ed esplorare l’universo sfruttando la luce visibile.

Gli sciami satellitari e le battaglie legali

Dunque, cosa succederà? Siamo davvero destinati a vedere il nostro cielo oscurato (anzi, illuminato in modo anomalo e triste) da un’enorme quantità di satelliti? La risposta a questa domanda, purtroppo e per fortuna, non è ancora chiara. Moltissimi astronomi associati provenienti da tutto il mondo e appartenenti a diverse Agenzie Spaziali stanno cercando di portare avanti delle battaglie legali e non è ancora nota la direzione che prenderanno.

Dall’altra parte, i produttori di satelliti stanno lavorando (pare) a dei sistemi di oscuramento, ma anche in questo caso la situazione rimane confusa: non sono infatti stati stabiliti degli “standard” e, di fatto, non è neanche chiaro quanto pericoloso possa essere oscurare i veicoli. Non resta dunque che aspettare, incrociando le dita e sperando che il nostro cielo non risenta delle brame sempre più insidiose del genere umano.