Scoperta un'antica tomba Maya risalente a 1.700 anni fa ricca di tesori
È una scoperta che apre una finestra su un periodo ancora molto misterioso: l'antica tomba Maya riportata alla luce, ricca di tesori e reliquie, ha lasciato gli archeologi a bocca aperta
Un luogo misterioso e insidioso, uno spazio difficile da esplorare, una tomba ricca di tesori e misteri: no, non stiamo rivelando la nuova trama del prossimo film di Indiana Jones, ma sintetizzando in pochissime parole l’ultima scoperta su una civiltà ricca di enigmi. Ebbene sì: gli archeologi hanno scoperto un’antica tomba Maya, che si è anche rivelata importantissima per la sua capacità di fare luce su un momento ancora troppo buio della storia.
Un sito già noto e la mappatura dagli esiti sorprendenti
Forse uno degli aspetti più interessanti del ritrovamento dell’antica tomba Maya è il fatto che sia avvenuta all’interno di un sito archeologico già noto agli studiosi, Chochkitam. Noto, appunto, ma mai esplorato a sufficienza perché si trova nelle fitte foreste pluviali del Petén , in una regione a nord del Guatemala.
Da quando per la prima volta i ricercatori rilevarono la sua presenza, circa 100 anni fa, hanno sempre evitato di svolgere degli scavi formali per via dell’insidiosità del luogo e del terreno. Nonostante ciò, grazie ad alcune reliquie che si trovavano più in superficie, in molti sospettavano che il luogo fosse legato a una dinastia reale sconosciuta (c’è anche uno studio ad hoc svolto dai ricercatori di Cambridge).
Negli scorsi mesi, però, un gruppo di ricercatori dell’Università di Tulane, capeggiati dall’archeologo e National Geographic Explorer Francisco Estrada-Belli, ha deciso di recarsi sul posto e di svolgere delle ricerche più approfondite. Il gruppo di scienziati ha usato la tecnologia lidar, che “spara” raggi laser dall’alto. Questi raggi, oltrepassando il fitto fogliame e il terreno, mappano tutto con accuratezza. Ed è proprio grazie alla mappatura che la tomba è stata identificata.
La tomba, i saccheggi e il re misterioso
Ma la strada era ancora tutta in salita. Per riuscire a raggiungere questo antico luogo Maya i ricercatori hanno dovuto scavare a fondo, per più di sette metri. Gli scavi hanno via via delineato un insieme di cunicoli che scendevano verso quello che sembrava un pozzo e che, alla fine, si è proprio rivelato essere un luogo di sepoltura: Estrada-Belli e il suo team hanno rinvenuto un cranio, alcuni denti e una scatola di pietra a forma di bara.
Purtroppo si sono anche accorti che alcuni saccheggiatori erano riusciti a raggiungere il luogo. Alcune parti della tomba erano state staccate e probabilmente private di parti preziose. Nonostante ciò, sul posto è stata lasciata una scatola di pietra che ha rivelato quelle che erano le offerte al defunto: 16 conchiglie di spondylus, che ai tempi antichi venivano usate dalle dinastie reali come gioielli e valuta, nonché come offerte religiose e sacrificali.
E non solo, perché all’interno della tomba sono stati anche ritrovati dei pezzi di giada che, rimessi insieme, formavano una preziosa maschera. Proprio le conchiglie e la maschera hanno permesso di capire che quella non era una tomba “qualunque”, ma la tomba di un re.
L’antica dinastia e i misteri dei Maya
Insieme ad altri ricercatori, Estrada-belli è riuscito a interpretare alcune epigrafi presenti sul posto. Pare che il nome dell’antico Re fosse Itzam Kokaj Bahlam (tradotto come Dio del Sole) e che fosse presente sul posto anche un tributo al dio Maya delle tempeste. La scoperta è molto importante perché risale a 1700 anni fa e proprio quel periodo, forse il più glorioso della civiltà Maya, è avvolto nel mistero.
Sul periodo classico dei Maya, infatti, ci sono pochissimi testi e molto di ciò che era rimasto è stato portato via dai saccheggiatori. Dunque, il ritrovamento e i nuovi scavi nel sito di Chochkitam potrebbero aprire una finestra su quel periodo, rivelando una nuova antichissima dinastia e facendo luce su misteri ancora occulti.