Libero
SCIENZA

“Una scoperta rara”: trovato un tesoro prezioso e antichissimo in Oman

Nei pressi della città di Ibra, in Oman, gli archeologi hanno trovato degli antichi insediamenti: dai loro scavi è emerso un tesoro preziosissimo e inaspettato.

Certe scoperte avvengono davvero per caso, là dove nessuno se lo aspetterebbe: gli archeologi che stavano lavorando ad alcuni scavi nei pressi di antichi insediamenti in Oman, in effetti, non immaginavano che sotto la sabbia si celava un tesoro preziosissimo. Così sono rimasti veramente sorpresi quando, dalle viscere della terra, hanno notato un bagliore verdastro di cui non riuscivano ad intuire l’origine. E quello che hanno trovato è sensazionale.

Il tesoro riemerso in Oman

Le infinite distese sabbiose del deserto nascondono ancora tanti reperti incredibili: in Oman, ad esempio, solo qualche settimana fa sono stati trovati dei resti di un monumento megalitico subito soprannominato la “Stonehenge araba”, un sito archeologico meraviglioso spuntato dalla sabbia. Stavolta si tratta di una scoperta forse più modesta, ma altrettanto preziosa. È avvenuta nei pressi della città di Ibra, una delle più antiche del Paese, con una lunghissima storia come polo commerciale e culturale del passato.

La città sorge nel cuore del deserto, dove di recente sono stati individuati alcuni antichi insediamenti. Dietro segnalazione degli abitanti del luogo, un team di archeologi proveniente da Francoforte si è recato in Oman per studiare i resti degli edifici che sono riemersi dalla sabbia. Il programma di ricerca, stilato in collaborazione con il Ministero del patrimonio e del turismo dell’Oman, aveva tra i suoi obiettivi non solo l’analisi delle rovine già tornate alla luce, ma anche la loro datazione. Per poter risalire all’epoca in cui gli insediamenti vennero costruiti, gli esperti hanno compiuto degli scavi di prova alla ricerca di reperti organici.

Durante i lavori, tuttavia, gli archeologi sono stati sorpresi da riflessi verdastri che emergevano dalla terra. Hanno ben presto scoperto che si trattava di un pezzo di rame ormai corroso: sotto la sabbia si celavano ben tre lingotti realizzati con questo materiale, dalla forma a cono tipica di diversi millenni fa. In totale, il ritrovamento ammonta a circa 1,7 km di materiale che, con tutta probabilità, venne abbandonato per errore quando gli antichi abitanti lasciarono l’insediamento, qualsiasi fosse il motivo per cui tale fuga fosse avvenuta.

Se vuoi restare aggiornato sulle ultime notizie di Libero Tecnologia e sulle migliori offerte del giorno, iscriviti gratis al nostro Canale Telegram: clicca qui.

Trovati dei lingotti di rame

“Una scoperta come questa è estremamente rara” – ha dichiarato la dottoressa Stephanie Döpper, che ha supervisionato i lavori. Ciò ha permesso di datare finalmente gli insediamenti trovati nel deserto: risalgono alla prima età del bronzo, tra il 2.600 e il 2.000 a.C., questo significa che i lingotti hanno circa 4.300 anni. All’epoca, il territorio oggi appartenente all’Oman era uno dei più importanti esportatori di rame dell’antica Mesopotamia e delle civiltà dell’Indo. Questo minerale era una merce molto ambita, come dimostrano diversi testi cuneiformi.

Veniva tradotto in vari posti del Medio Oriente sotto forma di lingotti, i quali poi venivano ulteriormente lavorati per dar vita a strumenti e altri oggetti di uso quotidiano. Per questo motivo è rarissimo trovare dei lingotti di rame durante gli scavi archeologici. Questo tesoro è ancora più prezioso per via del posto in cui è stato ritrovato: la fusione del rame richiede infatti molto materiale combustibile, il che probabilmente rappresentava una sfida importante per gli abitanti dell’insediamento, trovandosi in una regione arida e povera di vegetazione. Infine, la scoperta offre un nuovo punto di vista sul fitto sistema di scambi commerciali dell’antichità, in cui – a quanto pare – anche piccoli villaggi avevano un ruolo fondamentale.