Città piene di alligatori nascosti nelle fogne, ma ci sono anche altri animali
Alligatori, procioni e altri animali usano i tubi di scarico per attraversare la città della Florida. E gli scienziati stanno pensando a una pianificazione urbana ecologicamente consapevole

Gli esseri umani hanno sempre allenato la fantasia, sin dall’alba dei tempi. Era dunque inevitabile che, con la creazione delle città e grazie a tutte le loro peculiarità urbane, nascessero delle leggende metropolitane destinate a viaggiare di bocca in bocca. Una delle più note è quella che segnala la presenza di alligatori e altri animali nelle fogne delle città statunitensi, entrata a far parte del nostro immaginario talmente tanto da aver dato vita a capolavori pop come le Tartarughe Ninja. Ma come la prendereste se vi dicessimo che c’è più di un fondo di verità?
Sì, perché una recente ricerca ha rivelato che in Florida le fogne non sono solo un intrico di tubi e scoli, ma veri e propri corridoi segreti per una vasta gamma di animali selvatici. E tra questi, ci sono davvero gli alligatori: non si tratta più, dunque, di racconti esagerati o dicerie da bar: la scienza ha parlato, e le sue scoperte sono a dir poco sorprendenti.
La ricerca sugli animali nelle fogne
Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori del Department of Wildlife Ecology and Conservation dell’University of Florida, che avevano come obiettivo quello di indagare il modo in cui la fauna selvatica si adatta agli ambienti urbani. In particolare, però, gli studiosi sono partiti dall’assunto che è ormai abbastanza noto come molte specie riescano a sopravvivere tra palazzi e parchi cittadini, ma c’è molta meno chiarezza (e meno interesse) nel capire cosa accade sotto i nostri piedi, all’interno dei sistemi fognari.
Com’è possibile leggere nel documento integrale, pubblicato sulla rivista Urban Naturalist, per scoprirlo gli scienziati hanno installato telecamere con rilevatori di movimento all’interno delle fogne di Gainesville. I dispositivi, montati sotto i tombini e nelle condotte di drenaggio, hanno registrato il passaggio di ben 35 specie di vertebrati. Ciò che ha lasciato di stucco gli studiosi è stata la quantità di animali avvistati e la loro sorprendente capacità di usare questi passaggi nascosti come vere e proprie “autostrade”.
Non solo alligatori: cosa c’è nei sistemi fognari?
Chiaramente, la scoperta più eclatante è stata quella della presenza costante di alligatori. Come mai? Perché questi rettili non finiscono nelle fogne per errore (come vorrebbero proprio le leggende metropolitane), ma le sfruttano intenzionalmente per spostarsi da uno stagno all’altro senza dover attraversare le pericolose strade trafficate. Alcuni di loro sono stati persino ripresi mentre nuotavano in vicoli ciechi delle condutture, probabilmente alla ricerca di cibo.
Ma, come accennavamo, non sono da soli: le telecamere hanno immortalato anche procioni, noti per la loro incredibile abilità di arrampicarsi e infilarsi ovunque, opossum, gatti randagi, ratti e perfino uccelli come l’usignolo della Carolina, che sembra aver trovato nelle fogne un posto sicuro per costruire il nido. Sono anche stati osservati in grande numero i pipistrelli del genere Myotis.
La pianificazione urbana e i nuovi ecosistemi
Data la molteplicità di specie individuate, la ricerca ha dimostrato che le città, anche nei loro angoli più inaspettati, diventano ecosistemi complessi e in continua evoluzione. Le fogne e i sistemi di drenaggio vengono sfruttati da una moltitudine di esemplari per spostarsi, riprodursi e sopravvivere in ambienti sempre più urbanizzati. È proprio per questo che sono sorti nuovi interrogativi sulla pianificazione urbana.
I ricercatori si sono chiesti (e si stanno ancora chiedendo) se è possibile rendere le nostre città più accoglienti per la fauna selvatica, senza però compromettere la sicurezza umana. Hanno anche evidenziato il fatto che se gli animali elencati precedentemente sembrano scegliere le fogne in modo consapevole, altri invece finiscono davvero nei condotti per caso, trasportati dalle piogge torrenziali che li spingono giù dagli scoli delle strade.
È il caso delle rane e delle tartarughe, che a volte rimangono intrappolate senza vie di fuga. Per loro, le fogne possono essere una trappola mortale, motivo per cui gli scienziati suggeriscono possibili soluzioni per facilitare la risalita di queste creature. Al momento gli studiosi hanno proposto piccoli accorgimenti, come la costruzione di rampe nelle fogne per aiutare gli animali a uscire e l’installazione di barriere per evitare che piccoli vertebrati restino intrappolati.
Per quanto riguarda gli animali che invece si trovano a loro agio nelle fogne, il team sembra incoraggiare il vivi e lascia vivere, ma ha anche suggerito di monitorare l’andamento riproduttivo delle singole specie per evitare il raggiungimento di numeri critici.