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Smartphone: che sta succedendo in India? E' un vero giallo

E' giallo in India sull'ipotesi di cancellare tutte le app preinstallate negli smartphone e sottoporre ad approvazione preventiva gli aggiornamenti del sistema operativo: Reuters conferma, il Governo smentisce

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L’India vorrebbe limitare fortemente la quantità di app preinstallate nei telefoni venduti nel Paese, perché tali app rappresentano una minaccia alla sicurezza dei singoli e della nazione. E’ quanto riporta Reuters, citando un documento interno del Governo indiano, ma è anche quanto smentisce il Governo indiano, temendo una ripercussione sul mercato dell’elettronica già in allarme a causa del fatto che l’India, dal 2020 ad oggi, ha già vietato l’uso di oltre 300 app, soprattutto cinesi.

L’India verifica le app preinstallate?

Secondo quanto riportato da Reuters il Governo indiano starebbe per chiedere la rimozione di tutte le app preinstallate sugli smartphone venduti in India. Inoltre, il Governo vorrebbe imporre a Google e Apple l’approvazione preventiva di ogni aggiornamento dei sistemi operativi Android e iOS prima del rilascio al grande pubblico.

Tutto ciò sarebbe contenuto in un documento riservato che l’agenzia di stampa afferma di aver letto e controllato e sarebbe stato rivelato da due persone a conoscenza dei fatti, che preferiscono però restare anonime.

Per quanto l’India ci possa sembrare un Paese molto lontano, sia geograficamente che culturalmente, va comunque considerato il fatto che è proprio l’India il secondo mercato al mondo per i produttori di smartphone. Ciò che succede nel subcontinente indiano, dunqune, non può che avere ripercussioni ovunque nel mondo. Italia inclusa.

La smentita del ministro

Il ministro Rajeev Chandrasekhar, titolare del dicastero dell’Elettronica e dell’IT, su Twitter ha scritto che la notizia riportata da Reuters è “semplicemente sbagliata” e basata su una “immaginazione creativa sfrenata” e su una “mancanza di comprensione” della reale proposta indiana. Anzi, aggiunge il ministro, “l’India è impegnata al 100% sulla facilità di fare business ed è totalmente concentrata sulla crescita dell’industria elettronica che toccherà i 300 miliardi di dollari entro il 2026“.

Reuters dal canto suo, ha aggiornato l’articolo riportando le dichiarazioni del ministro Chandrasekhar e lasciando intatta la notizia del divieto delle app preinstallate sui nuovi smartphone in vendita in India, che arriva da funzionari di governo che hanno fatto riferimento a un documento interno.

Il ministro ha spiegato che il documento in questione è relativo allo standard BIS IS17737 (Parte 3) 2021, documento sì relativo alla sicurezza ma non alla rimozione di app preinstallate e sulla modifica del quale sono impegnati sia l’ICEA (India Cellular & Electronics Association) sia il Ministero dell’IT.

Insomma, il documento incriminato, altro non sarebbero che le nuove regole del Bureau of Indian Standards (BIS) peraltro progettate per velocizzare l’arrivo sul mercato di nuovi telefoni e non per rallentare l’espansione del settore.