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Il cane robot adesso parla grazie a ChatGPT

Spot, il cane robot della Boston Dynamics incontra ChatGPT e i modelli linguistici di grandi dimensioni e “impara” a parlare. Le nuovissime funzionalità in arrivo

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Spot cane robot Fonte foto: Boston Dynamics

Spot, il celebre cane robot realizzato dalla Boston Dynamics, ha ora alcune interessanti funzionalità in più e adesso è in grado di parlare. L’azienda produttrice, infatti, ha utilizzato ChatGPT e alcuni modelli linguistici di grandi dimensioni per permettere al suo robot di rispondere ai quesiti posti dall’utente.

Chiaramente, montando sull’animale robotico un altoparlante è anche possibile sentire la sua voce sintetica cosa che gli permetterebbe, dunque, di essere utilizzato anche in altre situazioni ben diverse da quelle per cui è stato progettato e farlo diventare, ad esempio, una guida turistica hi-tech o un sistema di vigilanza per le aree cittadine ritenute a rischio.

Cosa fa Spot, il cane robot

Sono diverse le capacità che Boston Dynamics ha voluto portare sul suo Spot e sono per buona parte orientate al mondo del lavoro pesante.

Il cane è in grado di muoversi agilmente su qualsiasi tipo di terreno (inclusi quelli più impervi) e può lavorare in qualsiasi condizione climatica, due caratteristiche che lo rendono perfetto per essere utilizzato, in un cantiere, ad esempio.

Ed è proprio in questo senso che l’animale robot può risultare cruciale per aiutare gli operai a svolgere il loro lavoro, muovendosi su un doppio binario: da una parte possibilità di eseguire compiti anche molto ripetitivi (tipo il monitoraggio costante dello stato di avanzamento dei lavori) con una grandissima precisione e, dall’altra, sostituire l’uomo in quelle operazioni che potrebbero costituire un rischio per la sua salute.

Per consentire a questo robot di muoversi in un qualsiasi ambiente, trovano posto al suo interno sensori per la raccolta dati, telecamere e diversi strumenti per la mappatura dell’ambiente che gli consentono di automatizzare qualsiasi attività, monitorando costantemente e con estrema perizia tutto ciò che lo circonda con la possibilità di rilevare anomalie ed eventuali malfunzionamenti degli impianti che, se segnalati in tempo, potrebbero evitare conseguenze ben più gravi.

Utilizzando queste tecnologie Spot memorizza i vari percorsi e li ripete in autonomia, svolgendo qualsiasi tipo di routine senza il bisogno dell’utente esterno. Poi, in caso di compiti più specifici, il robot può essere anche controllato da remoto da un operatore.

Come fa Spot a parlare

Con l’ultimo aggiornamento di Spot, utilizzando ChatGPT, i modelli linguistici di cui sopra e l’altoparlante, il robot ha acquisito la capacità di parlare, riuscendo di fatto a interfacciarsi verbalmente con gli utenti.

I primi esperimenti al riguardo hanno mostrato gli ingegneri della Boston Dinamics che gli hanno chiesto informazioni sul sistema, come l’autonomia residua e un elenco degli ultimi compiti svolti fino a quel momento.

Più di recente, però, sono state fornite all’animale delle informazioni sulla struttura in cui si trovava ad operare e gli è stato chiesto di descriverla proprio come se fosse una guida turistica.

Spot, combinando le telecamere a bordo e il testo descrittivo fornitogli, è riuscito a mostrare agli ingegneri diversi ambienti descrivendo alla perfezione ciò che vedeva, rispondendo anche a delle domande.

Queste nuove funzionalità, secondo quanto rilasciato da Boston Dynamics, potrebbero semplificare l’interazione col robot e aiutarlo a migliorare le modalità di apprendimento e, chiaramente, agevolare l’utilizzo di questa tecnologia anche in altri ambiti dove, magari, c’è bisogno di una maggiore interazione verbale con le persone.