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SCIENZA

Temperature fino a 28 gradi e poi un ciclone e nubifragi, perché un ottobre così caldo preoccupa

Da un estremo all'altro, il cambiamento climatico porta l'Italia dalle piogge al caldo estivo e ora nella morsa di un ciclone

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La trasformazione climatica ha trovato ampio sfogo in Italia nel corso degli anni Duemila. Sono svariati infatti gli esempi del cambiamento in atto. Si pensi ad esempio alla ritrovata estate fronteggiata di recente, quella che è stata definita “ottobrata”. Volta al termine ormai quasi ovunque, dovuta all’alta pressione in rimonta, ha portato le temperature fino a 28 gradi in Sardegna, ad esempio, e ora lascia spazio a nubifragi.

L’ottobrata

Almeno per un po’ di tempo, l’Italia ha detto addio al maltempo. Il nostro Paese ha infatti vissuto circa 10 giorni di piogge molto intense, affiancate da forti venti. Una condizione archiviata di colpo in numerose aree, con il benvenuto sorprendente a un’alta pressione che fa tornare sole e temperature miti. Anche questo capitolo climatico, per così dire, è ora concluso.

Una parentesi breve e problematica, quella dell’ottobrata. Un miglioramento improvviso del clima, che non è altro che una rappresentazione esaustiva del caos meteorologico nel quale viviamo. In questo stato com’è possibile rispettare il ciclo delle coltivazioni? Con questa violenza di trasformazioni delle temperature come si può sperare di arginare i danni provocati?

Occorre un drastico cambiamento sociale e politico, perché lo scotto da pagare per il cambiamento climatico si fa sempre più gravoso. Abbiamo da poco superato un’estate tremenda, con temperature tanto elevate e una scarsità di piogge in alcune aree da provocare una prolungata siccità. Ci si ritrova ora a fronteggiare un’alternanza devastante di alluvioni e caldo fuori norma. I fiumi esondati in Lombardia, così come la devastazione registrata in Emilia-Romagna, e non solo, ne sono la terrificante prova.

Previsioni alla mano, le norme meteo sono ormai del tutto saltate, con massime lungo le coste che hanno toccato i 28°C in Sardegna e Sicilia, i 27°C in Puglia e Calabria e i 25-26°C in Basilicata. Per quanto riguarda alcune delle città principali:

  • Napoli – 24°C;
  • Roma – 24°C;
  • Firenze – 22°C;
  • Milano – 20°C.

Allarme maltempo

Una breve parentesi e nient’altro, come detto. Si ritorna dunque a un clima più consono al periodo dell’anno. Ciò avverrà però con una considerevole violenza in alcune Regioni. Un rischio serio per le città e le coltivazioni.

La transizione ha inizio quest’oggi, mercoledì 16 ottobre, principalmente al settentrione. Piogge e rovesci attesi sul Nord-Ovest, con i primi fenomeni particolarmente intensi in Liguria. Non si parla però soltanto di pioggia, bensì di fenomeni anche estremi in termini di portata.

Da giovedì 17 ottobre giungerà sul nostro Paese l’effetto del ciclone nordafricano. Un vortice in grado di colpire pienamente il nostro Paese. Si prevedono dunque piogge torrenziali tra Piemonte, Liguria e Lombardia.

Si temono situazioni critiche, soprattutto sul versante ligure, con le piogge pronte a colpire anche il Sud Italia tra pochi giorni. Bagnata anche la Sicilia, con quantitativi però che potrebbero risultare eccedenti. All’estremo Sud, dunque, si passerà da un estremo all’altro, dalla siccità ai danni da pioggia. La perfetta esemplificazione del dramma climatico in corso.

Le previsioni non lasciano sereni, dal momento che non si esclude la formazione di un MediCane. Questo termine nasce dalla fusione di due termini inglesi, ovvero mediterranean e hurricane. In pratica un uragano mediterraneo, che potrebbe prendere di mira la Sicilia nella prossima settimana.

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