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SCIENZA

Questo terreno sta lentamente bruciando, rilasciando CO2: ecco cosa si rischia con le torbiere

Un terreno sta bruciando lentamente a causa di un particolare processo: si tratta di una torbiera dragata che rilascia così tanta CO2 da incidere sul cambiamento climatico

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Terra brucia lentamente Fonte foto: 123RF

In Germania un terreno sta lentamente bruciando: si tratta di una torbiera ed è molto pericolosa per l’ambiente.

In questo tipo di terreni si depositano quantità incredibili di carbonio che contribuiscono in maniera significativa al cambiamento climatico.

Il ruolo delle torbiere nel cambiamento climatico

Lungo la costa del Mar Baltico, in Germania, un campo di fieno nasconde un confine invisibile tra due mondi: uno è fatto di terreno minerale, composto da sabbia e argilla, l’altro è una torbiera, ossia un ecosistema unico composto da vegetazione antica compressa nel tempo. Questi terreni, che coprono circa il 3% della superficie terrestre, custodiscono una quantità sorprendente di carbonio, superiore a quella contenuta in tutte le foreste del mondo messe insieme. Ma quando vengono drenati per l’agricoltura, diventano una fonte di emissioni di CO2, contribuendo al cambiamento climatico in modo significativo.

Le torbiere, spesso trascurate nel dibattito climatico, sono straordinariamente vulnerabili. Una volta dragate, l’ossigeno penetra nel suolo, attivando una sorta di combustione lenta che rilascia carbonio nell’atmosfera. Questo fenomeno è paragonabile alla combustione del carbone, ma senza il fumo visibile: una minaccia silenziosa e impercettibile. Ogni ettaro di torbiera bonificata può emettere fino a 12 tonnellate di CO2 all’anno, un valore equivalente a quello prodotto percorrendo 40.000 chilometri con un’auto a benzina.

Un esempio emblematico si trova nello stato tedesco di Meclemburgo-Pomerania Anteriore, dove il drenaggio delle torbiere rappresenta il 40% delle emissioni totali di gas serra della regione. A livello nazionale, queste terre contribuiscono al 7% delle emissioni totali della Germania. E il problema non è circoscritto a questa zona: le torbiere si trovano in tutto il mondo, dalle coste del Pacifico alle isole dell’Atlantico, passando per l’Europa settentrionale, la Siberia e il Nord America.

Come circoscrivere il problema

Le tecniche di drenaggio, sviluppate secoli fa, hanno trasformato le torbiere in terreni agricoli fertili grazie a un sistema di canali, pompe e dighe che mantengono asciutta la terra. Tuttavia, questa trasformazione ha un costo elevato per il clima. La Germania, uno dei Paesi più colpiti dal fenomeno, ha già drenato quasi tutte le sue torbiere naturali. Eppure, c’è una strada percorribile per invertire la rotta: restituire l’acqua a queste aree.

Un progetto attivato vicino alla città di Greifswald ha dimostrato che è possibile farlo. Qui, circa 30 anni fa, le autorità locali hanno spostato una diga e spento le pompe, permettendo all’acqua di tornare a invadere una torbiera. Da allora, le emissioni di CO2 si sono fermate e la vegetazione tipica delle zone umide ha iniziato a ricrescere, intrappolando carbonio nell’atmosfera e creando nuovi strati di torba. Questo esempio alimenta la speranza che la riqualificazione delle torbiere possa essere una soluzione efficace contro il cambiamento climatico.

Nonostante i successi appena citati, riportare l’acqua nelle torbiere è una sfida articolata. Molti terreni drenati ora sono di proprietà di agricoltori che li utilizzano per il pascolo o la coltivazione. Cambiare il loro utilizzo richiede un equilibrio delicato tra conservazione e produttività. Alcuni ricercatori propongono soluzioni innovative, come l’uso di colture tradizionali delle zone umide, come le canne palustri, o trattori progettati per operare su terreni bagnati. Tuttavia, molti agricoltori rimangono scettici, citando difficoltà economiche e tecniche.

Un compromesso potrebbe essere identificare aree agricole poco redditizie, come il 10% delle torbiere drenate, per riportarle al loro stato naturale. Le autorità locali potrebbero facilitare il processo offrendo compensazioni economiche o scambi di terreni pubblici. In Germania, circa 5.000 ettari di torbiere vengono recuperati ogni anno grazie a programmi finanziati dal governo, ma tutto ciò rappresenta solo una piccola frazione di quello che sarebbe necessario per raggiungere gli obiettivi climatici del Paese.

Per rispettare il suo impegno di ridurre le emissioni nette a zero entro il 2050, la Germania dovrebbe ripristinare oltre 40.000 ettari di torbiere ogni anno. Si tratta di un obiettivo ambizioso che richiede un’azione coordinata e investimenti significativi, ma è fondamentale per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

La protezione e il ripristino delle torbiere rappresentano un’opportunità unica per il mondo: non solo fermare una fonte di emissioni di carbonio, ma anche trasformare queste terre in veri e propri magazzini naturali di carbonio. Affrontare questa sfida richiede coraggio politico, innovazione tecnologica e la volontà di ripensare il rapporto con il territorio, in equilibrio tra produzione e sostenibilità.

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