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SICUREZZA INFORMATICA

Truffe online: ecco perché ci cascano tutti

Quello del truffatore è un mestiere e quello delle truffe è un vero linguaggio: ecco quali sono le parole che convingono gli utenti a cliccare

Il 73% degli utenti del Web non è consapevole quando una email o un messaggio SMS nascondono una truffa e, di conseguenza, molto spesso ci cascano. Sarebbe facile dire che è solo perché non sono abbastanza attenti, intelligenti, pazienti o per qualunque altro motivo o "colpa" dell’utente ma, in realtà, c’è molto di più.

I cybercriminali hanno affinato i loro metodi per far credere all’utente che sta per ricevere qualcosa di inaspettato e bello, e convincerlo a pagare qualcosa per averlo. Si tratta anche di un vero e proprio linguaggio, parole e modi di usarle ben precisi e sempre più curati, che un nuovo studio condotto da Visa e Wakefield Research definisce "Fraudulese: The Language of Fraud" (in Italiano potremmo tradurlo con "Frodolese: il linguaggio della truffa").

Le parole usate nelle truffe online

Lo studio, condotto nel Regno Unito su cittadini di diverse nazionalità, in pratica è un’analisi linguistica per capire quali sono le parole o le frasi più utilizzate dai truffatori per far cadere nella loro rete gli utenti.

Parole come "vincita", "offerta esclusiva" o "omaggio", sono quelle che vengono maggiormente utilizzate nelle e-mail truffa perché suscitano interesse tra coloro che le ricevono e catturano la loro attenzione.

Tra i 6.000 intervistati (anche italiani) emerge che l’81% di essi, quando riceve una mail che ritiene sospetta, per capire se è vera si concentra su fattori che sono facilmente falsificabili, come il logo dell’azienda da cui proviene la mail.

Il 60% degli intervistati che dichiara di non verificare se l’indirizzo mail da cui hanno ricevuto la comunicazione è valido o meno anche se ogni azienda seria e affidabile, sul proprio sito web, segnala quali siano gli indirizzi che utilizza per le comunicazioni con i propri clienti.

Addirittura solo il 47% degli utenti controlla accuratamente che il testo sia scritto senza errori di grammatica e che abbia una forma corretta, mentre proprio il testo sgrammaticato è uno dei più chiari segnali di phishing.

Il 90% degli intervistati, in ogni caso, ritiene in partenza che gli altri siano molto più esposti di loro alla possibilità di restare vittime di truffe e, di conseguenza, abbassano già troppo la guardia.

Truffe online: come difendersi

Difendersi dalle truffe che vengono tentate tramite le comunicazioni digitali (email, SMS, WhatsApp) non è poi così difficile. Per prima cosa è bene sempre evitare di indicare le proprie informazioni personali compilando documenti "obbligatori" per ricevere incredibili vincite o prodotti costosi in omaggio.

Prima di cliccare su un link è fondamentale controllare se questo porti veramente al sito che vi aspettereste di aprire. Questo cosa si può facilmente verificare passando il cursore del mouse sul link (senza cliccare) e leggendo l’indirizzo nella parte bassa della pagina aperta nel Browser. Conseguenza di quest’ultima regola d’oro, c’è la regola di platino: mai e poi mai cliccare su un link accorciato.

Poi è importantissimo blindare il conto corrente, vero obbiettivo dei truffatori, attivando la verifica a due fattori, l’autenticazione forte e gli avvisi per ogni pagamento fatto: in questo modo, se qualcuno si è impossessato dei dati della nostra carta di credito, difficilmente riuscirà a finalizzare un pagamento e, anche se ci riuscirà, noi riceveremo immediatamente un avviso.

Visa rivela che nell’ultimo anno ha bloccato 122 milioni di transazioni pari a 7,2 miliardi di dollari a favore dei truffatori di tutto il mondo.