Truffe online: nuovo allarme della polizia
Nelle compravendite online non rischia solo chi compra, ma anche chi vende: ecco i consigli della Polizia Postale per evitare truffe
Vendere e comprare online è una grande comodità, nonché un modo per trovare più prodotti e più acquirenti e realizzare un prezzo finale migliore. Ma comporta dei rischi, come è ben noto. I rischi di cui si parla più spesso, però, sono quelli che corre il compratore: merce non spedita, merce contraffatta o non conforme e altri problemi simili.
Ma esistono anche rischi per il venditore, se non si affida a piattaforme di intermediazione affidabili che, però, hanno un piccolo costo fisso o trattengono una provvigione sull’importo della compravendita. La Polizia Postale, per questo, ha pubblicato una breve nota sul suo sito ufficiale per avvertire tutti coloro che vogliono vendere qualcosa online: attenti alle truffe.
Vendite online: i consigli della Polizia
I consigli della Polizia Postale sono rivolti a coloro che hanno pubblicato un annuncio di vendita di un oggetto e hanno iniziato a ricevere le offerte d’acquisto. Casi tipici sono la vendita di auto e moto usate, o di device elettronici come smartphone, smartwatch e computer.
Secondo la Polizia Postale la prima cosa a cui fare attenzione quando si analizza una offerta di acquisto è il metodo di pagamento proposto dall’acquirente:
Le truffe più diffuse sono facilmente riconoscibili perché propongono metodi di pagamento stravaganti: in molti casi il venditore viene indotto a recarsi presso uno sportello bancomat per ricevere la somma pattuita; altre volte gli viene richiesto il pagamento in genere di 100 euro per costi di assicurazione; infine può capitare che l’acquirente si offra di pagare l’importo stabilito tramite bonifico bancario, che risulterà però bloccato per presunte verifiche sul conto.
Per questo motivo la Polizia di Stato invita i venditori ad accettare solo pagamenti tracciabili e sicuri, gestiti da piattaforme affidabili e che permettano, se qualcosa va storto, di verificare la transazione.
Come vendere online in sicurezza
Tutta la questione, quindi, ruota intorno al metodo di pagamento, che deve essere tracciabile per tutelare entrambi: chi vende e chi compra. Sono strumenti di pagamento tracciabili:
- Bonifici bancari SEPA
- Bonifici bancari istantanei
- Scambi di denaro tramite app
- Scambi di denaro tramite e-wallet
- Assegni bancari
- Assegni circolari
- Accrediti su carte prepagate
Chi vende online deve richiedere un pagamento tracciabile e deve ottenere l’ok da chi compra, con una conferma scritta e dimostrabile in caso di problemi: una email, un SMS, un messaggio WhatsApp (fare uno screenshot è sempre opportuno).
Nel messaggio deve essere scritto chiaramente che il compratore si impegna a pagare in anticipo la merce, il metodo di pagamento scelto e l’importo pattuito.
Ricordiamo che, in Italia, è vietato pagare in contanti cifre superiori a 5.000 euro: da questa cifra in su è obbligatorio pagare con metodi tracciabili, come quelli appena elencati.