Vicini a battere il record, ma la più grande mai vista è italiana
Coltivare zucche è impegnativo, figurarsi quelle giganti: il record mondiale di peso e dimensioni è italiano, ma gli USA non scherzano
Se non è il simbolo indiscusso del mese di ottobre e dell’autunno, poco ci manca: stiamo parlando della zucca, il gustoso e versatile ortaggio che diventa assoluto protagonista della festa di Halloween, ma anche di record molto particolari. Forse non tutti sanno che esistono al mondo tanti appassionati di questa verdura arancione e che sono alla ricerca di “pezzi” unici.
Il caso emblematico è quello dello Stato americano del Minnesota: un uomo ha trasportato proprio di recente da questa zona degli Stati Uniti fino alla California una zucca mostruosa e pesantissima, un vero e proprio gigante. L’ha persino ribattezzata “Maverick”, vincendo un campionato locale con quella che è considerata la zucca più grande mai coltivata in Nord America.
Zucche da record
I numeri parlano chiaro: l’ortaggio in questione pesa oltre mille chilogrammi. Non è però un primato mondiale, anzi è il nostro paese che può vantare questo orgoglio completamente arancione. Nel 2021, infatti, un coltivatore italiano è stato capace di raccogliere una zucca di ben 1200 chilogrammi, un altro “mostro” dell’orto che potrebbe fornire lo spunto per tantissime ricette. Non sono pochi coloro che si sono chiesti come facciano queste verdure ad essere tanto esagerate. Le dimensioni enormi hanno forse qualche segreto nascosto e mai svelato? La coltivazione di zucche giganti risale quasi alla notte dei tempi, ma oggi è diventata un vero e proprio business.
Coltivare zucche tanto eccezionali non è poi una missione impossibile. Basta seguire una serie di accortezze e il risultato è assicurato, a patto che ci sia la pazienza nell’aspettare il raccolto giusto. A fare la differenza è soprattutto il terreno. La superficie giusta dovrebbe aggirarsi sui 40-50 metri quadri, con una buona esposizione al sole, Ph neutro e un terreno drenante. Fondamentale, poi, è il letame da arricchire con materia organica di qualità. C’è poi il dettaglio non secondario del seme più adatto per coltivazioni del genere. Il seme che garantisce zucche da record si chiama 2145 McMullen, senza dimenticare che anche le tempistiche vanno considerate con attenzione.
Lo schema tipico delle zucche giganti
Per far germinare il seme di queste zucche, bisogna considerare che si arriva a circa 150 giorni complessivi. È l’intervallo di riferimento se si vuole magari partecipare a una competizione, inoltre gli esperti consigliano sempre di non seminare nulla dopo la data del 15 aprile, la più classica delle regole non scritte. La coltivazione tradizionale delle zucche giganti viene definita “ad albero di Natale”. Si tratta di uno schema predefinito che ricorda l’arbusto tipico del 25 dicembre e che è caratterizzato da un tralcio al centro del rettangolo di coltivazione, con gli altri esattamente perpendicolari.
L’interramento dei tralci è forse la fase più impegnativa, ma comunque necessaria e utile per avere delle dimensioni ragguardevoli. Per l’impollinazione, poi, occorre attendere giugno: l’operazione effettuata a mano assicura la purezza genetica per quel che riguarda i semi, ricordando sempre di proteggere i fiori da eventuali insetti. Infine, non va mai trascurato il posizionamento della zucca. I frutti vanno lasciati crescere esclusivamente sul tralcio primario, con una distanza minima di tre metri. Di sicuro è una delle coltivazioni più laboriose ma in grado di restituire risultati pregevoli.