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WhatsApp: quando si rischia la cancellazione dell'account

La cancellazione di un account WhatsApp è un rischio concreto in caso di inattività dello stesso: ecco nei dettagli come evitarla.

Non se ne parla mai, quasi fosse un tabù. Del resto è il termine stesso, “cancellazione”, ad incutere timore. Dà l’idea di essere un provvedimento fatale, certamente grave. Se messo di fianco alla prima applicazione che di solito ci si precipita ad installare appena scartato il nuovo smartphone, si capisce perché del rischio della cancellazione di un account WhatsApp non si parla mai.

Invece è un tema che va affrontato e depotenziato. Del resto la conoscenza è nemica dei mostri, no? Affrontiamoli quindi questi mostri, cerchiamo di capire – ironie a parte – quali circostanze determinano il rischio della cancellazione dell’account WhatsApp. Anzitutto vanno distinte una volta per tutte due circostanze molto diverse ma che spesso finiscono erroneamente nello stesso calderone: il ban, quindi l’interdizione dell’account, e la cancellazione. Il ban, al contrario di quanto si possa credere, è un provvedimento molto più grave della cancellazione, che WhatsApp emette in un numero molto maggiore di circostanze. Se si deve avere “paura” di un provvedimento di WhatsApp, beh, quello è il ban e non la cancellazione dell’account.

La cancellazione su WhatsApp, quando si rischia

La cancellazione di un account WhatsApp è un provvedimento che viene emesso unicamente per inattività dell’account stesso. La piattaforma identifica due tipologie di inattività, breve e lunga.

La cancellazione su WhatsApp per lunga inattività avviene quando un determinato account rimane inutilizzato per almeno 120 giorni, 4 mesi. Dopo questo periodo l’account viene cancellato ma lo si può creare nuovamente con lo stesso numero di telefono.

Creare nuovamente e non riattivare, perché la cancellazione dell’account comporta anche l’eliminazione di tutte le informazioni su quell’account custodite nei server di WhatsApp. Si riparte da zero insomma.

La cancellazione su WhatsApp per breve inattività avviene invece dopo 45 giorni di attività ma in circostanze particolari. Se si finisce per non utilizzare WhatsApp per 45 giorni e si accede nuovamente prima dei 120 giorni ma da un dispositivo diverso, allora WhatsApp elimina immediatamente l’account e tutte le informazioni ad esso collegate.

Se invece il dispositivo è il medesimo con cui si era effettuato l’ultimo accesso, entro i 120 giorni dall’ultima attività non c’è alcun problema. Questo avviene perché gli operatori telefonici riciclano i numeri di telefono, quindi è possibile che ad un terzo venga assegnato quello che magari è stato il nostro numero telefonico. Oppure che qualcuno ci abbia rubato il numero di telefono, e quindi il profilo WhatsApp.

Nel momento in cui WhatsApp rileva che lo stesso numero tenta l’accesso da uno smartphone diverso dopo 45 giorni di attività, potrebbe significare che in quel lasso di tempo il numero è stato riassegnato. Ecco: il limite dei 45 giorni di WhatsApp esiste proprio per evitare problemi legati alla privacy.

In seguito alla cancellazione dell’account da parte di WhatsApp rimane sempre possibile effettuare una nuova registrazione al servizio con lo stesso numero telefonico.

Differenze tra cancellazione e ban WhatsApp

Il ban su WhatsApp è al contrario un provvedimento, temporaneo o permanente, ben più grave e perentorio, in genere punitivo nei confronti di una condotta non ammessa, e magari reiterata. Insomma, è molto improbabile che si riceva un ban senza avere la sensazione di aver fatto qualcosa di scorretto.

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