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5 trucchi per far crescere il business della PMI online

Usare la Rete è fondamentale per far crescere e internazionalizzare la nostra impresa, ecco una serie di consigli per la trasformazione digitale della PMI

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5 trucchi per far crescere il business della PMI online Fonte foto: Shutterstock

Quando parliamo di opportunità di crescita e internazionalizzazione quasi tutti gli analisti di mercato sono d’accordo nell’identificare una parola chiave per ottenere questi obiettivi: Internet. Eppure le PMI non sempre sfruttano il web per promuovere le proprie attività e trovare nuovi clienti.

Secondo una ricerca condotta da Doxa per Groupon e datata febbraio 2017, oltre il 60% delle piccole e medie imprese italiane non ha un sito web aziendale: una percentuale di gran lunga superiore rispetto a quelle degli altri Paesi europei ed occidentali in genere. Un dato preoccupante, perché accompagnato da una scarsa consapevolezza delle potenzialità del mezzo: solo il 50% ritiene il web influente nelle scelte di acquisto, mentre molti sono quasi spaventati dalla Rete. La stragrande maggioranza, infatti, teme che creare un sito web costi troppo, che non ne sia in grado e non lo ritiene strategico per il business. Considerazioni, però, che il più delle volte si rivelano errate: al di là dell’importanza di avere una vetrina digitale, creare sito web aziendale non richiede molte competenze e, soprattutto, ha costi limitati.

Grazie a delle semplici best practice per creare sito web efficace sarà possibile ottimizzare i contenuti per i motori di ricerca e conquistare nuovi clienti tramite “semplici” ricerche online.

Informazioni veloci e pratiche

Uno dei motivi principali che dovrebbero portare le aziende a sviluppare un sito web professionale è quello di promuovere la propria attività e acquisire nuovi clienti. Fondamentale, dunque, che la struttura del sito sia più chiara ed “elementare” possibile: evitate categorie troppo “profonde” e nidificate. Tutte le pagine devono essere raggiungibili in un paio di click, tre al massimo: al contrario, l’utente potrebbe avere difficoltà nel navigare tra le sezioni e nel trovare ciò che cerca.

Call to action

Le call to action, letteralmente una “chiamata all’azione”, sono quei messaggi e quei pulsanti che invitano l’utente a compiere qualcosa all’interno del nostro sito. Potrebbe essere la condivisione della nostra pagina web sui social, oppure un tasto per la prenotazione online, o ancora un pulsante per contattare un centro d’assistenza. Le call to action possono essere infinite e dipendono dal settore e dal tipo di azienda che possediamo. Per fare un esempio pratico, molti siti di parrucchieri permettono al cliente di prenotare un appuntamento per il taglio dei capelli scegliendo, tramite call to action, orario e data preferiti con due o tre click.

Siti responsive

Abbiamo già accennato all’importanza di avere un sito responsivo. Ma cosa significa tutto questo? Un portale è responsive quando si adatta in automatico alla visualizzazione a seconda del dispositivo utilizzato dall’utente. Questo aspetto può sembrare secondario invece è fondamentale. Mettiamo per esempio che creiamo un sito aziendale “standard” che ha visualizzazione ottimale solo su PC. Un potenziale cliente che entra nel nostro sito con lo smartphone avrà un’esperienza utente tutto fuorché interessante. Lui abbandonerà presto il nostro portale e noi avremo perso un cliente. In più i motori di ricerca penalizzano i siti che non sono ottimizzati anche per mobile.

L’importanza di una buona descrizione

testi sono una delle parti più importanti per un sito aziendale. Molti pensano che i prodotti e i servizi che offriamo bastino per far emergere la nostra impresa sulle altre, ma non è così. Dobbiamo presentare ogni nostra offerta con le parole giuste. Ed è importante anche curare una buona descrizione di quella che è la nostra impresa e di cosa facciamo. Non tutti ci conoscono e presentarci in maniera gentile e professionale è un ottimo biglietto da visita per i nuovi clienti.

Sfrutta i social

I social sono uno dei canali migliori per raggiungere nuovi clienti. Anche in questo caso l’improvvisazione non paga. I consumatori ormai sono abituati ad interagire con le aziende sui vari social media. Se non riuscissimo a rispondere o se pubblicassimo su Facebook o Twitter dei contenuti sbagliati il ritorno d’immagine sarebbe pessimo. Il consiglio è dunque quello di affidarsi a figure professionali specifiche che si occupino della comunicazione dell’impresa online.

Se questo per ragioni di budget non fosse possibile, occorre cercare di mantenere un tono coerente e trasparente in tutte le comunicazioni e soprattutto un buon tasso di reattività in termini di risposta.

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