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Come allungare la vita delle batterie di smartphone e portatili

Se il vostro problema principale è la batteria dello smartphone e del computer portatile, ecco alcuni suggerimenti per allungarne la vita

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Come far durare la batteria più a lungo Fonte foto: Shutterstock

Che si tratti di obsolescenza programmata o meno, è un fatto che i device dopo due o tre anni iniziano a mostrare i primi rallentamenti. Il problema colpisce qualsiasi dispositivo tecnologico, dallo smartphone al tablet fino ai computer portatili. Lo stesso vale per le batterie: dopo un certo numero di cicli di ricarica iniziano a mostrare i primi segni di cedimento. La durata inizia a diminuire ed è sempre più complicato, soprattutto per quanto riguarda gli smartphone, arrivare a fine giornata senza ricaricare.

Fortunatamente, con qualche trucco è possibile allungare la vita delle batterie di smartphone e portatili. Non bisogna essere degli esperti, ma basta un po’ di pazienza e qualche accortezza per far durare la batteria dello smartphone Android o dell’iPhone per più tempo, senza troppe rinunce.

Controllare il numero di cicli di ricarica

Di norma, le batterie degli smartphone hanno una durata di circa 800-1000 cicli di ricarica, quelle dei computer portatili, anche fino a 1500 cicli in media. Una volta superati, la batteria inizia a mostrare i primi segni di cedimento, a non durare più come una volta.

Per controllare quanti cicli mancano al raggiungimento della soglia critica è possibile consultare le statistiche che offre il proprio smartphone o computer. Se siete possessori di un MacBook, è necessario cliccare sull’icona a forma di mela in alto a sinistra e poi su "Informazioni su questo Mac". Si aprirà una finestra dalla quale premere su Resoconto di sistema e successivamente su Energia: apparirà una finestra con le informazioni sulla batteria e i cicli effettuati.

Più laboriosa l’operazione per gli utenti Windows, che dovranno lanciare il Prompt dei comandi e digitare powercfg /batteryreport. Verrà scaricato un report HTML dentro una cartella, report che si potrà aprire su un qualsiasi browser installato sul computer. Rispetto ai computer Apple, non tutte le aziende che supportano Windows offrono la possibilità di monitorare il numero di cicli effettuati.

Coi notebook più datati uno dei suggerimenti più comuni per salvaguardare il numero dei cicli di ricarica è collegare il computer portatile alla presa della corrente togliendo la batteria, trucchetto che, con i dispositivi più recenti risulta inefficace, per via dell’implementazione di soluzioni software capaci di gestirne meglio l’impatto.

Controllare i cicli di ricarica è un’opzione disponibile anche sugli smartphone. Ad esempio sugli iPhone con iOS 17 c’è l’opzione dedicata nel menu delle Impostazioni cliccando su Generali e poi su Info. Sulla maggior parte degli smartphone Android la stessa funzione di conteggio dei cicli di ricarica non è presente al momento.

Occhio alla temperatura e alla carica

Anche se ancora non si è raggiunta la soglia limite citata di cicli di ricarica, la batteria può iniziare a mostrare segni di cedimento. Questo è causato molto spesso dalle alte temperature raggiunte dallo smartphone o dal computer portatile durante l’utilizzo. Il litio, il materiale con cui sono realizzare tutte le batterie dei device mobile, soffre il calore e le alte temperature influiscono negativamente sulla durata delle pile. Per monitorare la temperatura del computer portatile è possibile installare dei programmi gratuiti come Passmark BatteryMon per i notebook Windows e TG Pro per i MacBook.

Molto importante è anche la temperatura della stanza. Per una ricarica perfetta, la temperatura deve essere intorno ai 20 gradi (la fascia di tolleranza va dai -5 ai 45 gradi). Qualunque temperatura superiore o inferiore potrebbe danneggiare le batterie.

Uno dei grandi temi di dibattito riguarda il momento perfetto per mettere sotto carica il proprio dispositivo mobile. In realtà, con le moderne batterie al litio, non ha nessuna importanza scaricare completamente la batteria: i circuiti interni gestiscono al meglio gli ultimi "momenti di vita" della pila. La situazione era completamente diversa qualche anno fa, quando si utilizzavano le batterie al nickel-cadmio, che potevano scaricarsi completamente e rendere impossibile qualsiasi tentativo di ricarica.

Utilizzare il caricabatterie originale

Ogni dispositivo ha il proprio caricabatterie. Molte persone acquistano dei dispositivi universali che permettono di ricaricare contemporaneamente più device: smartphone Android, iPhone e iPad. Nonostante siano molto comodi e permettano di risparmiare spazio, i caricabatterie universali potrebbero creare problemi se usati molto spesso. Se si vuole allungare il più possibile la vita dello smartphone o del portatile, sarebbe meglio utilizzare il caricabatterie originale. Se si utilizza un dispositivo differente, è possibile che l’energia erogata sia troppa o troppo poca, fattore che potrebbe dare problemi alla batteria.

Nel caso in cui si è obbligati a utilizzare un caricabatterie universale, bisognerà fare attenzione che i materiali utilizzati per la realizzazione siano di qualità, che le specifiche siano coerenti e che sia stato sviluppato da un’azienda affiidabile. Potrebbe essere molto spiacevole veder rovinato il proprio smartphone da 1000 euro per aver utilizzato un caricabatterie da cinque o sei euro.

Attenti alle cadute

Le cadute non danneggiano solamente la scocca o lo schermo dello smartphone e del notebook, ma anche la batteria. Infatti, le cadute accidentali rovinano le celle della batteria che inizia a riscontrare dei problemi nel funzionamento e a surriscaldarsi. Se avete una batteria danneggiata o gonfia, fate attenzione. È molto raro che prendano fuoco, ma possono creare enormi problemi al computer. Se riscontrate un surriscaldamento anomalo, portate immediatamente il notebook o lo smartphone in assistenza.

Sostituire la batteria

Nel caso in cui i consigli precedenti su come allungare la vita della batteria del cellulare, del tablet e del pc non abbiano sortito nessun effetto, o la batteria sia ormai compromessa, l’unica soluzione possibile è la sostituzione. Ma non bisogna preoccuparsi, il costo delle batterie è diventato molto più accessibile rispetto al passato e anche la sostituzione è molto semplice, soprattutto se bisogna procedere su modelli più datati, ad esempio per cambiare la batteria di un vecchio iPhone.

I migliori dispositivi per aumentare la durata della batteria

Se la batteria di smartphone, PC portatili e tablet non offre più le stesse prestazioni di una volta, ma non si vogliono spendere soldi in più per cambiarla o comprare un nuovo device, la soluzione migliore è acquistare un caricabatterie portatile, cioè un power bank. In questo modo è possibile ricaricare il dispositivo in qualsiasi momento, per continuare a usare lo smartphone o il computer portatile ancora per alcuni mesi o anni prima di sostituirlo. Ecco alcuni prodotti utili da comprare, sia convenzionali che wireless.

Power bank da 10.000 mAh Coolreall

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Power bank da 20.000 mAh VEGER da 22,5 W

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Power bank compatto da 10.000 mAh

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Power bank wireless da 26.800 mAh

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Power bank wireless solare da 30.800 mAh

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