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Negli abissi più profondi scoperte due specie minuscole di calamaro

Due nuove specie minuscole di calamari sono state da poco scoperte nelle profondità dell'Oceano Pacifico, al largo delle coste giapponesi: ecco cosa sappiamo.

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I calamari pigmei sono creature marine davvero minuscole, e per questo non proprio facili da individuare: recentemente, in Giappone ne sono state scoperte due nuove specie, entrambe di dimensioni estremamente ridotte – grandi quanto l’unghia di un dito mignolo. Gli scienziati hanno cercato di studiare alcuni esemplari da vicino, per apprendere le loro abitudini alimentari e riproduttive. Ecco che cosa è emerso.

Scoperte due nuove specie di calamaro

Viene chiamato calamaro pigmeo di Hannan, dal nome del subacqueo e fotografo Brandon Ryan Hannan che ha contribuito ad individuarlo per la prima volta: stiamo parlando di Kodama jujutsu, un minuscolo calamaro grande appena come un’unghia. I kodama, nella tradizione giapponese, sono spiriti magici che vivono tra gli alberi, ed è proprio a loro che il nome scientifico di queste creature marine fa riferimento. I calamari pigmei appartengono alla famiglia degli Idiosepidi, i cefalopodi più piccoli degli oceani.

Questa nuova specie è stata individuata lo scorso anno tra le barriere coralline del Giappone, nelle profondità oceaniche: “È un segno che l’ecosistema è sano” – ha affermato Jeff Jolly, dell’Okinawa Institute of Science and Technology. Nello stesso periodo, gli scienziati hanno trovato una seconda specie di piccoli calamari, chiamati calamari pigmei di Ryukyuan (Idiosepius kijimuna). In realtà, questi esemplari erano già stati visti in passato, ma solo ad un esame più attento si è scoperto che appartenevano ad una specie separata. Vivono soprattutto nelle distese di alghe intorno alle isole Ryukyu, l’arcipelago giapponese, e prendono il nome dai kijimuna, piccole creature dispettose che vivono sugli alberi di banyan.

I calamari pigmei: lo studio

Poiché i calamari appartenenti ad entrambe le nuove specie sono minuscoli e vivono principalmente di notte, studiarli da vicino non è facile. Così il dottor Jolly e i suoi colleghi ne hanno catturati alcuni esemplari e li hanno tenuti in un acquario, per poter osservare i loro comportamenti – poi minuziosamente descritti in un articolo pubblicato su Marine Biology. I ricercatori hanno allevato con successo due generazioni di calamari pigmei di Hannan, notando che nascono già di dimensioni notevoli (ovviamente in proporzione al loro sviluppo in età adulta) e in grado di procacciarsi il cibo. La durata della loro vita è di appena due o tre mesi.

Questi calamari hanno un comportamento piuttosto particolare: tendono a non muoversi per parecchio tempo, avendo una specie di toppa appiccicosa sulla schiena con la quale si tengono incollati alle alghe. Sono dunque stati soprannominati “calamari dal sedere ventosa”, per questa bizzarra caratteristica. Che cosa fanno? Semplicemente, aspettano che i gamberetti si avvicinino a loro e poi li catturano. Sono capaci di cacciare animali marini molto più grandi di loro, proprio come i combattenti dell’antica arte giapponese del jujutsu (da cui prendono il nome) possono mettere ko persone di stazza notevolmente superiore.

Grazie alla scoperta di queste due nuove specie di calamari pigmei, ora abbiamo raggiunto un totale di otto specie attualmente conosciute. Tutti questi piccoli cefalopodi vivono nelle profondità dell’Oceano Pacifico, seppur in regioni molto diverse. “Penso che probabilmente ci siano molte più specie da descrivere. Ce ne sono alcune provenienti dall’Australia settentrionale che, sono abbastanza sicuro, dovrebbero appartenere ad una nuova specie. Non è la conclusione di una storia, per quanto riguarda queste piccole creature” – ha affermato Amanda Reid, tassonomista presso l’Organizzazione australiana per la ricerca scientifica e industriale del Commonwealth.