Alghe tossiche in aumento questa estate, come riconoscerle
Il clima cambia e la natura si trasforma. Tra i rischi c'è un aumento esponenziale delle alghe tossiche: ecco le conseguenze per l'uomo e gli animali
Stando a quanto riportato dal NIWA, è evidente come nei laghi e fiumi della Nuova Zelanda ci sia un numero ben maggiore del normale di alghe tossiche. Una concentrazione allarmante rispetto agli anni precedenti. Di fatto si tratta di una conseguenza molto grave della calda e perpetua (o quasi) estate nel Paese. Le temperature hanno creato le condizioni ideali per la crescita di queste specie, note anche come cianobatteri. Un danno enorme tanto per gli esseri umani quanto per gli animali. Il motivo? Possono produrre tossine.
Allarme alghe tossiche
Il lavoro svolto dall’ecologo algale Karl Safi, attraverso l’Algal Services del NIWA, è aumentato in maniera significativa. È impegnato nel monitorare, campionare e analizzare le fonti d’acqua in riferimento a tali focolai. Tutto ciò oggi rappresenta un peso molto più gravoso rispetto al passato.
Ecco le sue parole in merito a quanto sta accadendo in Nuova Zelanda: “Le acque calde e tranquille favoriscono la crescita di questo tipo di alghe. Comunemente si fa riferimento a esse come blu-verdi. I laghi poco profondi, i torrenti e i fiumi a lento scorrimento risultano essere particolarmente sensibili. Ciò è vero soprattutto quando il clima è molto caldo”. Ha sottolineato inoltre come un aumento particolarmente drammatico delle fioriture di cianobatteri sia stato evidenziato nell’Isola del Nord.
Non si pensi però che questo tipo di alga sia dannosa in toto. In certe concentrazioni, infatti, svolge un ruolo cruciale all’interno dell’ecosistema. Il problema sorge nel momento in cui si evidenziano elevate concentrazioni. Si realizza, infatti, un aumento esponenziale delle tossine. Ciò può comportare rischi per la salute degli esseri umani e degli animali. L’esposizione all’acqua con tale concentrazione di tossine, o peggio ancora il suo ingerimento, può avere gravi conseguenze. I rischi sono di fatto inevitabili per chi vive nell’area (riferimento soprattutto alla popolazione animale), dal momento che anche respirare goccioline d’acqua contaminata ha i suoi pericoli.
Alghe tossiche, i rischi
Questa è una delle tantissime conseguenze del cambiamento climatico. La natura si sta evolvendo in una direzione allarmante, generando nuovi ecosistemi inadatti per le attuali popolazioni, umane e animali.
I sintomi legati all’alga tossica ormai diffusissima sono i seguenti:
- irritazione della pelle;
- irritazione degli occhi;
- irritazione dei polmoni;
- mal di stomaco;
- mal di testa;
- diarrea;
Nel caso degli animali, come i cani ad esempio, si corre addirittura il rischio di vederli spirare nell’arco di poche ore da un’esposizione prolungata. Una problematica che possiamo ritenere oggi molto distante da noi, che va però inserendosi in un sistema di trasformazione che ci riguarda tutti.
Ecco alcuni suggerimenti: “Chiediamo alle persone di tenere d’occhio laghi o stagni scoloriti o torbidi, soprattutto se dal colore blu-verde o con una schiuma in superficie o lungo i bordi. Le alghe tossiche formano generalmente dei tappeti marroni o neri, che crescono sulle rocce. In alcuni casi può essere anche presente un forte odore”.