Libero
SCIENZA

Un Lago come un "brodo tossico": cosa sappiamo sull'alga killer che spaventa gli esperti

Allarme in Irlanda del Nord, dove il Lough Neagh, il più importante lago del Paese, è stato trasformato in un brodo tossico verde: tutta colpa di un'alga killer

Pubblicato:

Lough Neagh, lago verde tossico in Irlanda del Nord Fonte foto: IPA

Il più grande lago del Regno Unito ha oggi tutt’altro aspetto. Una clamorosa e del tutto spiacevole sorpresa per i cittadini, che di colpo si sono ritrovati a confrontarsi con acque putride. Un vero e proprio brodo verdastro. Vediamo quali sono le cause e soprattutto cosa comporta tutto questo.

L’alga killer ha distrutto il lago

Quando si parla dei Lough Neagh, si fa riferimento al più grande lago d’acqua dolce di tutto il Regno Unito. Di colpo è divenuto del tutto verde e melmoso a causa di un’esplosione algale senza precedenti nell’area. Non sembra più acqua, bensì una sorta di brodo tossico. Svariati cittadini hanno realizzato dei video in merito, che dimostrano quanto il lago sia oggi particolarmente denso, come se qualcuno avesse operato degli esperimenti.

Qualcosa di tremendamente sbagliato è accaduto, questo è certo, dal momento che il risultato finale è letale tanto per la fauna quanto per la flora selvatica. Per non parlare, poi, del gravoso rischio corso dagli animali domestici che, ignari del pericolo, dovessero tentare di abbeverarsi. Questa, purtroppo, non è un’ipotesi priva di fondamento. Sono stati infatti già rinvenuti svariati cani deceduti sulle sponde del lago verde.

Cause e soluzioni

Le autorità sono state ovviamente costrette a diramare un divieto assoluto di balneazione. Sono però chiamate a fronteggiare la situazione il prima possibile, contrastando il replicarsi delle alghe azzurre e verdi (cianobatteri, ndr). Il Lough Neagh si estende per quasi 400 km quadrati e si trova nel cuore dell’Irlanda del Nord. Il fatto che oggi sia del tutto trasformato, però, non rappresenta un ostacolo soltanto paesaggistico e turistico. La questione, in sé, non è relativa unicamente al divieto di balneazione, sia chiaro.

È un’emergenza ambientale e sociale, considerando come il lago fornisce il 50% dell’acqua potabile a Belfast, così come il 40% all’intero Paese. A ciò si aggiunge una problematica economica considerevole. Si deve pensare, infatti, come questa fosse una sede cruciale per la pesca commerciale fino a poco tempo fa. Ora sarebbe impensabile addentrarsi in queste acque che, dal punto di vista della fauna e della flora, sono un cimitero melmoso.

Ma qual è la causa di tutto ciò? Un gruppo di attivisti ha anche celebrato il funerale del Lough Neagh, chiedendo a gran voce un intervento da parte del governo. Sono in realtà svariati i fattori che concorrono alla diffusione incontrollata dei cianobatteri.

Il motivo cardine è però l’invasione di cozze zebra. Si tratta di molluschi bivalvi che hanno invaso quasi per caso numerosi bacini idrici a partire dagli anni ’90. Il Lough Neagh rientra nell’elenco, purtroppo. La loro principale attività è il filtraggio. Eliminano le particelle di sospensione dell’acqua. Il risultato è che il lago diventa più trasparente. Per un po’ l’effetto può sembrare davvero intrigante, ma col tempo giungono delle incresciose conseguenze. Tutto ciò, infatti, consente un maggiore passaggio della luce solare, che ha consentito l’esplosione delle alghe.

A peggiorare le cose è ovviamente il cambiamento climatico. La temperatura del lago è infatti aumentata di 1°C dal 1995 a oggi. Tutto ciò ha favorito la diffusione algale. Ciliegina sulla torta è rappresentata dall’inquinamento, connesso ai fertilizzanti e alle acque reflue del settore agricolo. Ad oggi sembrerebbe che l’emergenza idrica sia stata scongiurata, dal momento che i filtri in azione rendono ancora potabile l’acqua che giunge nelle case dei cittadini. Lo precisa la NI Water, che gestisce le acque del lago. Al momento sono in fase di studio dei programmi per migliorare la qualità dell’acqua, ma i rischi di esplosioni di alghe e tossicità saranno sempre maggiori, se non si farà nulla per tutelare l’ambiente e contrastare inquinamento e cambiamento climatico.