Libero
SCIENZA

Allarme falsa vedova nera: perché ora sono a rischio le nostre case

Il ragno che somiglia alla pericolosa vedova nera sta approfittando del caldo estremo in Europa per diffondersi in maniera ulteriore

Pubblicato:

L’estate che sta ormai volgendo al termine verrà ricordata a lungo dai cittadini britannici come una delle più assurde in assoluto. Oltre alle temperature elevate, non certo un “marchio di fabbrica” del clima inglese, ora bisogna fare i conti con ragni velenosi e molto pericolosi, una specie meglio nota come “falsa vedova nera”.

Anche se animali come quello appena descritto potrebbero tornare utili in futuro per la salvaguardia dell’ambiente, lo stesso non può dirsi della Steatoda Nobilis, il nome scientifico che si utilizza per identificare appunto il ragno simile alla vedova nera. La somiglianza è impressionante visto che gli aracnidi in questione sono imparentati, ma bisogna fare delle precisazioni.

La falsa vedova nera è diventata in breve tempo uno dei ragni più comuni in assoluto in tutto il mondo, con una diffusione non indifferente in diverse zone del continente europeo. Il morso contiene un veleno potente e in grado di mandare l’uomo in ospedale, però occorre soffermarsi anche sulla questione ambientale. Questi animali sono destinati a “invadere” a breve la Gran Bretagna per via dell’ondata di caldo estremo che ha favorito la loro riproduzione e moltiplicazione. Il cambiamento climatico si sta concretizzando in tanti modi, a partire dalle temperature del Regno Unito che potrebbero addirittura superare quelle del ben più caldo Messico.

Un caldo mai registrato prima

Il clima pazzo non fa altro che favorire la falsa vedova nera, il cui periodo di ibernazione è praticamente giunto a conclusione e che potrà approfittare del caldo improvviso e inatteso per riprodursi come mai avvenuto prima. Ormai i ragni non stupiscono più per i loro comportamenti insoliti, come ad esempio la capacità di produrre musica: nel caso del Regno Unito è stato lanciato un allarme da tenere in debita considerazione. Ma come ha fatto la Steatoda Nobilis a diffondersi in questa maniera nonostante i suoi habitat fossero completamente diversi? La spiegazione è più semplice di quello che si potrebbe immaginare.

La diffusione progressiva dei ragni

La falsa vedova nera si è diffusa inizialmente nelle nazioni che affacciavano sull’Oceano Atlantico, visto che è originaria delle Isole Canarie e di quella di Madeira, in Portogallo. Nell’ultimo secolo e mezzo c’è stata una vera e propria invasione anche in altri paesi, dato che le navi cargo e gli aerei hanno trasportato involontariamente questi ragni, portandoli in luoghi che per loro in passato erano impensabili. L’Europa è stata subito interessata da questa rapida diffusione, ma anche la zona settentrionale dell’Africa e persino gli Stati Uniti. Proprio nella nazione a stelle e strisce, la falsa vedova nera è considerata specie invasiva da circa un decennio.

A dire il vero, la Gran Bretagna conosce molto bene la Steatoda Nobilis da tempo immemore. Se si torna infatti indietro al lontano 1879, si possono scovare delle testimonianze scritte di persone che si sono imbattute nella falsa vedova nera in Irlanda e in Inghilterra. Il clima atipico ci ha poi messo lo zampino, favorendo l’ulteriore espansione di cui si sta parlando parecchio nelle ultime ore. I ragni sono capaci di spostarsi in massa in ampie porzioni di territorio, una “marcia” che gli abitanti del Regno Unito sperano di non sperimentare in prima persona.

Libero Shopping