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Google Pay diventa Google Wallet: cosa cambia

Chiuso nel 2018 con la fusione con Google Pay, ora torna Google Wallet: è molto più smart, ma c'è un enorme nodo da sciogliere sulla sicurezza dei dati

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google pay Fonte foto: Proxima Studio / Shutterstock

Alla conferenza degli sviluppatori I/O, Google ha finalmente annunciato il tanto atteso arrivo di Google Wallet che consentirà di archiviare sul telefono dalle carte di credito agli ID digitali, ossia i documenti di identità. In pratica, l’app Google Wallet si comporterà come il nostro portafoglio virtuale e dunque destinata a sostituire l’app Google Pay tranne che negli Stati Uniti, Singapore e India. Ma a differenza di Google Pay, Google Wallet sarà per ora un’app esclusiva per Android.

Wallet era un’app standalone prima di essere inserita in Google Pay. Ora, l’azienda la sta rendendo di nuovo un’app separata, affermando che sia i consumatori sia le aziende stanno spingendo per le carte digitali, ma con un passo ulteriore rispetto al semplice servizio di archiviazione di carte di credito. Infatti Google mira a far diventare Wallet un punto di aggregazione di molte informazioni come abbonamenti di viaggio, biglietti per eventi, documenti d’identità e patente di guida, finanche le chiavi dell’auto “keyless“. Del fatto che Google Wallet sia inteso proprio come un portafoglio fisico ma capace di dialogare con più piattaforme è dimostrato dall’integrazione del Wallet con altri servizi come Google Maps: in pratica l’app sarà in grado “collaborare” con l’abbonamento ai trasporti pubblici (versione smart), ricordando di pagare la prossima mensilità, ad esempio, o suggerendo mezzi e percorsi in linea con il servizio acquistato.

Google Wallet e la privacy

Ci sono molte implicazioni sulla sicurezza dei dati sensibili che devono essere ancora risolte, ed è soprattutto per questo che Google Wallet (almeno per ora) non arriverà su iPhone, ma sembra che Google sia fiduciosa di poter proteggere le informazioni degli utenti.

La società, infatti, afferma che la nuova app Wallet si comporterà come un archivio di informazioni in cui avere in formato digitale anche documenti come la patente di guida o gli ID, ossia le identità digitali il che richiederà la collaborazione con uffici come l’anagrafe e altri enti locali. In particolare, se Google Wallet ospiterà anche badge dell’ufficio e chiavi dell’hotel, ciò richiederà anche il supporto di terze parti, con tutte le implicazioni della tutela dei dati sensibili.

Infatti, riguardo la tutela della privacy resta da sciogliere il nodo dell’accesso alle informazioni personali anche da parte di altre piattaforme: quindi è probabile che le informazioni sulle identità digitali come la Carta d’Identità resteranno disponibili su un singolo dispositivo mentre saranno necessari ulteriori passaggi e autorizzazioni per la riconfigurazione e disponibilità per altre piattaforme.

Google Wallet o Google Pay?

Le due app continueranno a coesistere: immaginiamo come l’app Apple Wallet e il servizio Apple Pay, che fanno entrambe parte dell’ecosistema Apple da anni ormai.

Google Pay si evolverà in Google Wallet in molti paesi, inclusa Europa e Italia. Google Wallet sarà invece un app standalone negli Stati Uniti e a Singapore, mentre Google Pay rimarrà disponibile per i pagamenti. In India resta Google Pay.

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