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Apple ha un grosso problema con l'India, a causa della Cina

Apple è pronta a portare la sua produzione dalla Cina all'India dopo che la strategia Covid Zero ha bloccato per mesi le fabbriche cinesi

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Apple in India Fonte foto: hyotographics/Shutterstock

Non è un mistero che il 95% della produzione degli smartphone Apple sia dislocata in Cina, in mano a Foxconn e altre aziende nel distretto industriale di Zhengzhou. Ma la strategia “covid zero” messa in atto in Cina all’inizio dello scorso dicembre in occasione della recrudescenza della pandemia Covid-19 ha mostrato come la catena di forniture sia possa essere messa a dura prova, se non del tutto in crisi, da un giorno all’altro.

A ciò si aggiungano le sempre più forti tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina, con Taiwan in mezzo, che lascerebbero presagire a chiunque la necessità di avere un piano B. Questo piano B, per Apple, si chiama India: Cupertino ha iniziato a guardare all’India come a una possibile e attraente alternativa alla Cina, visti i costi di manodopera e d’investimento molto bassi e il clima politico nazionale molto favorevole agli investimenti diretti esteri. Ma la terza economia dell’Asia sarà in grado di mantenere le promesse? A quanto pare no, o almeno non subito.

Apple in India: le prime difficoltà

Apple ha iniziato nel 2017 a produrre in India (in Karnataka per la precisione) i modelli meno costosi come l’iPhone SE e la produzione è stata intensificata lo scorso anno con l’introduzione dei nuovi iPhone 14.

Ma secondo il Financial Times, Apple sta incontrando difficoltà nella produzione in India, a causa della scarsa resa dei componenti e della lentezza della lavorazione.

Il fornitore indiano di Apple è la fabbrica di Hosur in Karnataka, in cui si producono le scocche degli iPhone. Ma solo un case su due risulta essere idoneo e pronto per essere inviato in Cina alla Foxconn, dove sarà immesso nella catena di assemblaggio. La resa del 50% è davvero bassa e si scontra con la politica di Apple che prevede una produzione con zero difetti e anche rispettosa dell’ambiente.

Secondo le testimonianze raccolte da FT alcuni ex ingegneri Apple hanno dichiarato che i fornitori di iPhone in Cina hanno spesso completato le commesse con settimane di anticipo rispetto alla tabella di marcia, a una “velocità inspiegabile“. In India, al contrario, sembra che questa urgenza non sia percepita.

Apple in India: piano a lungo termine

In realtà Apple guarda oltre il breve termine ed è intenzionata a contribuire a migliorare la capacità produttiva dell’India, tanto che avrebbe inviato progettisti e ingegneri dalla California e dalla Cina in Karnataka per trasferire know-how agli indiani nel più breve tempo possibile.

In più anche Tata, che è il più grande gruppo industriale dell’India (gli stessi delle automobili), non ha mai nascosto l’ambizione di diventare un futuro fornitore completo di Apple tanto che sarebbe pronto ad acquistare la fabbrica per l’assemblaggio di iPhone di Wistron in Karnataka, che attualmente è in difficoltà, per proporsi così in maniera diretta come partner nella produzione di iPhone.

Quel che è certo però è che Apple ha ormai deciso che sarà l’India il Paese su cui investire per i prossimi 10 anni.

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