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Nuovi iMac e MacBook Pro M3: Apple perde lo scettro?

Presentazione sotto tono per Apple: i nuovi chip non stupiscono più e i computer sono sempre più simili a sé stessi

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apple macbook pro m3 2023 Fonte foto: Apple

Nel corso dell’evento “Scary Fast“, che Apple ha tenuto nella notte italiana, sono stati presentati i nuovi chip M3 Silicon e i primi computer che li useranno. A differenza di quanto tutti si aspettassero, però, Apple non ha presentato solo il chip M3 base, ma anche gli M3 Pro e M3 Max cambiando strategia rispetto agli ultimi 18 mesi, durante i quali Apple ha prima presentato i chip “normali” e poi quelli “potenziati“.

Secondo molti analisti del mondo tech questa scelta è, in realtà, una dimostrazione della paura di Apple di essere nuovamente sorpassata per prestazioni dal mondo Windows. Pochissimi giorni fa, infatti, Qualcomm ha presentato la sua piattaforma Snapdragon X Elite che, almeno secondo la stessa Qualcomm, è molto più potente persino degli M2 Max. Probabilmente per questo motivo non solo Apple ha lanciato subito M3 Pro e M3 Max, ma ha anche deciso di tenere più basso il prezzo d’attacco dei MacBook con M3 base.

Nuovi chip Apple M3: caratteristiche tecniche

Dal punto di vista tecnico i chip M3 non sono molto diversi dai precedenti M2, che a loro volta non erano diversi dagli M1: condividono la stessa architettura con memoria unificata e integrazione in un unico chip di una CPU, una GPU, una NPU (tutte multi-core) e del resto dell’elettronica necessaria a gestire le connessioni interne ed esterne.

Cambia, rispetto alle generazioni precedenti, il processo produttivo: da 4 nm si scende a 3 nm e questo porterà un vantaggio in termini di consumi elettrici e produzione di calore, entrambi minori, a parità di prestazioni.

Ma le prestazioni saranno maggiori e non uguali, visto che l’M3 è stato ulteriormente “pompato” rispetto a M2 e M1. In linea di massima possiamo dire che il chip M3 base ha le stesse prestazioni di un “vecchio” M1 Max.

Cambia anche la GPU, cioè la parte del chip che elabora la grafica, che adesso ha l’accelerazione hardware per le funzioni mesh shading e ray tracing e la tecnologia Dynamic Caching.

Quest’ultima serve ad ottimizzare l’uso della memoria da parte della GPU e, insieme alle altre due tecnologie, permette ai nuovi chip di essere un’alternativa credibile a Intel e AMD anche in un settore fino ad oggi poco o nulla da Apple: il gaming.

Il chip M3 base contiene 25 miliardi di transistor, ha una GPU a 10 core, una CPU a 10 core e può integrare fino a 24 GB di memoria unificata.

Il chip M3 Pro ha 37 miliardi di transistor, ha una GPU a 18 core, una CPU a 12 core e può integrare fino a 36 GB di memoria unificata.

Il chip M3 Max ha 92 miliardi di transistor, GPU a 40 core, CPU a 16 core e un massimo di 128 GB di memoria unificata.

Nuovi MacBook Pro M3: caratteristiche e prezzo

La prima novità della gamma Apple MacBook Pro è la sparizione del modello da 13 pollici: adesso ci sono solo modelli con chip M3, M3 Pro ed M3 Max da 14 o 16 pollici (quest’ultimo solo con M3 Pro e Max).

Addio quindi alla touch bar che ancora resisteva sul modello più piccolo. I nuovi MacBook Pro ora sono tutti omogenei per tecnologia e variano solo per chip e dimensioni dello schermo. Lo schermo è il Liquid Retina XR, cioè quello in tecnologia mini-LED.

I nuovi MacBook Pro hanno anche un caricatore leggermente più potente: si passa da 67 a 70 watt. Per il resto sono identici ai precedenti, non cambiano nemmeno gli accessori che restano con porta Lightning nonostante la nuova direttiva UE sull’USB-C obbligatorio.

I prezzi, come al solito, sono “pro“: Apple MacBook Pro M3 da 14 pollici parte da 2.049 euro, mentre MacBook Pro M3 Pro da 16 pollici parte da 3.099 euro.

Nuovi iMac M3: caratteristiche e prezzo

La novità dei nuovi iMac con chip M3 è solo una: il chip M3. Tutto il resto non varia di una virgola, con lo stesso schermo Retina 4,5K da 24 pollici, stessa scocca, stessa tastiera e stesso mouse, ma soprattutto stessi colori.

Apple non ha nemmeno aggiunto un colore alla gamma di questo computer che tanto punta sul design, segno che molto probabilmente iMac comincia ad essere considerato un modello da superare a Cupertino, in favore delle combinazioni MacBook + display o Mac Studio + display.

Entrambe le combinazioni sono più costose, e anche di parecchio, rispetto al semplice iMac. Motivo per cui è molto probabile che Apple voglia far fuori iMac per guadagnare molto di più vendendo gli altri prodotti.

Il nuovo iMac 2023 è disponibile solo con chip M3, in versione con GPU da 8 o 10 core e memoria unificata sempre da 8 GB (SSD da 256 o 512 GB), con un prezzo di partenza di 1.629 euro.