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Ara Pacis torna in "vita" a colori e in realtà aumentata

"L’ARA COM’ERA" è il primo intervento di valorizzazione in realtà aumentata e virtuale del patrimonio culturale di Roma Capitale

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L’ingresso all’evento “L’ARA COM’ERA” sarà organizzato in piccoli gruppi, la visita durerà circa 45 minuti e sarà disponibile in 5 lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco. La prima visita venerdì e sabato dalle 20 alle 24 dal 14 ottobre 2016. Seguiranno altre tre visite nel corso del prossimo anno.

L’Ara Pacis è uno dei più importanti capolavori dell’arte romana, costruito tra il 13 e il 9 a.C. per celebrare la Pace instaurata da Augusto sui territori dell’impero. Sovrapponendo elementi virtuali alla percezione visiva, sarà possibile assistere a un racconto multimediale, comprendere l’aspetto originario e la funzione dell’altare e osservare le trasformazioni del Campo Marzio settentrionale, l’area di Roma prescelta dal”Imperatore per celebrare il proprio potere.

Storia e tecnologia si incontrano

L'Ara Pacis in realtà aumentataFonte foto: Web

L’Ara Pacis in realtà aumentata

L’evento “L’ARA COM’ERA” presenta in anteprima un’innovativa esperienza di realtà aumentata unica nel suo genere. Gli elementi virtuali e quelli reali – grazie a particolari visori con fotocamera integrata – si fondono nel campo visivo dei visitatori. La particolare applicazione AR riconosce la tridimensionalità dei bassorilievi e delle sculture, effettuando un tracking in tempo reale. I contenuti virtuali appaiono al visitatore come “ancorati” agli oggetti reali, contribuendo a rendere l’intera esperienza incredibilmente immersiva, quasi magica. Il visitatore – in questo percorso di scoperta – è invitato a svolgere una serie di gesti e azioni che coinvolgono più canali percettivi. E così, osservando da varie angolazioni i plastici e i modellini, li vedranno popolarsi di personaggi intenti a celebrare il sacrificio, ascoltando suoni e voci come in uno spaccato dell’epoca, mentre i calchi raffiguranti la famiglia imperiale prenderanno vita e si racconteranno in prima persona.

Un viaggio a bordo della macchina del tempo

Il percorso – suddiviso in nove punti di interesse, inizierà davanti al plastico del Campo Marzio Settentrionale. Osservando il plastico ricostruttivo dell’Ara Pacis si assisterà al rito sacro, raccontato nel dettaglio sulla base di diverse fonti letterarie e delle rappresentazioni nella scultura antica. Secondo la tradizione dell’epoca, infatti, le interiora della vittima immolata, dopo essere state lette e interpretate, erano offerte alla divinità. Il plastico del monumento consentirà di mostrare, inoltre, le trasformazioni e i danni che l’altare ha subito nel corso dei secoli, dalla sua costruzione fino alla sua totale scomparsa sotto spessi strati di terreno su cui furono costruiti gli edifici della Roma medievale e rinascimentale. I calchi raffiguranti i membri della famiglia imperiale permetteranno di esporre i meccanismi di potere e gli intrighi che hanno consentito alla dinastia giulio-claudia di reggere a lungo le sorti di Roma.

L’Ara Pacis racconta le origini di Roma

Alle origini di RomaFonte foto: Web

Alle origini di Roma

Il percorso continua ammirando la fine bellezza di tutti i dettagli dell’Ara Pacis. L’altare prenderà vita grazie alla restituzione del colore sui marmi del monumento, ricostruito con la massima approssimazione consentita, sulla base di uno studio e di una sperimentazione realizzati dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali nel corso di oltre un decennio. Pochi monumenti sono riusciti a trasmettere – come l’Ara Pacis – storia, credenze, ideali e ambizioni di un’intera epoca. A partire dai rilievi con la raffigurazione del sacrificio di Enea e a quelli con la nascita di Romolo e Remo, personaggi, gesti, divinità e animali illustreranno le origini di Roma e della famiglia di Augusto. Si passerà poi ad ammirare la dea Tellus, portatrice di prosperità, e la dea Roma, seduta sulle armi dei vinti, due immagini rappresentative del mondo trasformato dalla pace augustea. Qui il colore renderà chiari funzioni e significati di personaggi e oggetti rappresentati. Ricco di simboli è anche lo splendido fregio vegetale composto da una moltitudine di piante che nascono da cespi d’acanto, simbolo d’immortalità. Attraverso la colorazione del pannello sotto il quadro della dea Roma, una natura ordinata e rigogliosa, abitata da animali e insetti, potrà essere interpretata così come facevano gli antichi romani, che in questo giardino lussureggiante erano invitati a dimenticare gli orrori della guerra.

Augusto insieme a tutta la famiglia

Al termine del percorso, lungo la processione rivolta ora verso il Mausoleo – tra gli augures, i littori, i sacerdoti – apparirà Augusto seguito dalla sua famiglia. Il corteo solenne accompagna l’imperatore, lo circonda e lo protegge mentre compie il gesto sacro. Qui si ritrova non la semplice rappresentazione di un rito di Stato, ma l’immagine del presente e del futuro di Roma che vive attraverso le sue istituzioni, Augusto e la sua famiglia, inclusi i bambini, rappresentati tutti insieme per la prima volta nella storia su un monumento pubblico.

Un anno di realtà virtuale a Roma

Un evento sicuramente da non perdere. Il primo incontro col progetto “L’ARA COM’ERA” si svolgerà dal 14 ottobre al 17 dicembre, venerdì e sabato dalle 20 alle 24. Ma continuerà fin verso la fine del prossimo anno:

  • dal 23 dicembre all’8 gennaio, tutte le sere dalle 20 alle 24
  • dal 13 gennaio al 15 aprile, venerdì e sabato dalle 20 alle 24
  • dal 21 aprile al 31 ottobre, tutte le sere dalle 20 alle 24

 

Il video in apertura è tratto da YouTube

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