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Un asteroide è appena passato "vicino" alla Terra

Si tratta di una vecchia conoscenza della NASA, che ritornerà nel 2105: la Terra è appena stata "visitata" da un asteroide

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Un asteroide è appena passato "vicino" alla Terra Fonte foto: IPA

Da quando abbiamo visto Don’t Look Up, film di Netflix con Leonardo di Caprio, Meryl Streep e Jennifer Lawrence, siamo tutti più all’erta per quanto riguarda gli asteroidi.

Ma bisogna fare attenzione, e ridimensionare il rischio. La possibilità che la nostra Terra venga colpita a breve da un asteroide sono, secondo gli scienziati, remote. E infatti stanotte ce ne è passato uno accanto e nemmeno ce ne siamo accorti: e dire che avremmo potuto osservarlo con un piccolo telescopio amatoriale. Ma poco male: non è la prima volta che accade, e probabilmente non sarà nemmeno l’ultima.

L’asteroide nella notte

Ieri sera, alle 22.51 ora italiana, un grande sasso cosmico ha sfiorato la Terra. Si tratta di un asteroide con un diametro di circa un chilometro, quindi grande due volte e mezzo l’Empire State Building, il famoso grattacielo di New York spesso usato come paragone per dare un senso alla grandezza degli asteroidi.

(7482) 1994 PC1 – questo il nome dell’asteroide – ci è sfrecciato accanto a una velocità relativa alla Terra di 20 chilometri al secondo. Il suo viaggio è stato tenuto sott’occhio dal Jet Propulsionary Laboratory (Jpl) della NASA.

Ma cosa vuol dire che ci ha sfiorato? Quanto vicino è effettivamente passato alla Terra? In astronomia, il termine “sfiorare” ha un significato ben diverso da quello che usiamo noi: l’asteroide di ieri sera infatti è passato a una distanza di 1,93 milioni di chilometri dalla Terra. Decisamente una distanza di sicurezza, se pensiamo che è cinque volte quella tra il nostro pianeta e la Luna. Ma comunque molto vicino, se pensiamo ad altri asteroidi che viaggiano nel nostro Sistema Solare.

La storia di (7482) 1994 PC1

Diversamente da Don’t Look Up, in cui l’asteroide Dibiasky viene scoperto sei mesi prima dell’impatto, l’asteroide che è passato ieri sera per una visita è una vecchia conoscenza della NASA e del mondo astronomico.

E lo si capisce anche dal suo nome, che contiene l’anno della sua scoperta: il 1994. Lo scienziato che l’ha avvistato per la prima volta si chiama Robert McNaught, e lavorava per il Siding Spring Observatory in Australia. Da allora l’asteroide è stato costantemente monitorato, tanto che la sua traiettoria è stata calcolata con un margine di errore minimo: 133 chilometri, che in termini astronomici sono un’inezia.

Gli scienziati hanno poi cercato di ricostruire il passato di (7482) 1994 PC1: esaminando vecchie fotografie satellitari e immagini raccolte dai telescopi, sono riusciti a rintracciare l’asteroide già nel 1974. Ulteriori dati che hanno reso possibile tracciare una traiettoria così accurata.

Non è la prima volta che questa sua traiettoria porta (7482) 1994 PC1 vicino alla Terra. L’ultimo passaggio ravvicinato è del 17 gennaio 1933, 89 anni fa. La distanza era allora di 1,1 chilometri. Il prossimo passaggio è previsto per il 18 gennaio 2105: chissà come sarà la Terra che vedrà, se sarà ancora azzurra, verde e rigogliosa.

Ma gli scienziati non smettono di studiare questo corpo celeste, che appartiene agli asteroidi di tipo S, caratterizzati da una composizione pietrosa fatta principalmente di silicati come nichel, ferro e magnesio. Sono anche quelli che, insieme al sole, potrebbero essere i responsabili della presenza di acqua sulla Terra.