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SCIENZA

Hanno avvistato un nuovo pianeta, ma è probabilmente pericoloso

Gli astronomi hanno scoperto un esopianeta delle dimensioni della Terra che, a un primo sguardo, sembra ospitale. Ma l'osservazione più approfondita ne ha rivelato la pericolosità

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Hanno avvistato un nuovo mondo, ma non è ospitale Fonte foto: 123rf

È inutile negarlo: per una questione per lo più preventiva è da molto tempo che scienziati, astrofisici ed esperti sondano il cosmo alla ricerca di pianeti ed esopianeti che possano avere delle caratteristiche simili alla Terra. Nessuno sa per certo quali saranno le sorti del nostro pianeta e quando il mondo finirà, dunque nel dubbio si va alla ricerca di un mondo ospitale. Purtroppo l’impresa è estremamente ardua e ne abbiamo conferma dopo l’ennesimo avvistamento di un nuovo pianeta che, purtroppo, ha deluso le aspettative.

Sì, perché grazie ai dati del TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite) della NASA e del telescopio spaziale Spitzer gli scienziati hanno in effetti trovato un pianeta che, a prima vista, sembrava essere un candidato ideale: dimensioni e posizione rispetto alla stella madre sembravano essere perfette. Ma le cose non sono andate come si sperava.

L’esopianeta al di là del Sistema Solare

L’esopianeta scoperto dalla NASA si chiama LP 791-18 e orbita attorno a una nana rossa. Si trova a circa 90 anni luce di distanza dalla Terra, nella Costellazione del Cratere e quando è stato avvistato è apparso subito leggermente più grande rispetto al nostro pianeta. Sul momento, come abbiamo già accennato, sembrava avesse tutte le carte in regola per essere ospitale e abitabile, così la NASA ha avviato una serie di osservazioni più approfondite, sfruttando altri strumenti all’avanguardia.

I primi risultati avevano già smorzato l’entusiasmo: gli astronomi si sono accorti che l’esopianeta non ruota come la Terra. Anzi, uno dei suoi lati rimane costantemente rivolto verso la nana rossa, cosa che lo divide in una parte diurna e una notturna, entrambe sempiterne. La parte diurna, essendo sempre soggetta all’azione della nana rossa, è probabilmente troppo calda perché dell’acqua allo stato liquido possa esistere. Ma non è tutto qui.

Una superficie “pericolosa”

Sì, perché a quanto pare, in base ai dati più recenti che sono stati ricavati dagli astrofisici e dagli astronomi, la superficie di LP 791-18 è piuttosto pericolosa: l’intero pianeta sembrerebbe essere ricoperto di vulcani. Secondo gli scienziati della NASA, questo renderebbe l’esopianeta costantemente soggetto a esplosioni anche violente (cosa che succede già a una delle lune di Giove, Io) che tenderebbero a ripetersi con frequenze elevate.

Le restante analisi hanno dimostrato che in linea generale,  LP 791-18 potrebbe anche avere un’atmosfera composta da molecole favorevoli allo sviluppo di qualche tipo di forme di vita, ma che l’intero insieme delle sue caratteristiche, dalle temperature elevate del lato diurno a quelle glaciali del notturno, passando per i vulcani, di certo non permetterebbero né lo sviluppo né la permanenza a tempo indeterminato.

Nuovi mondi ed esplorazioni

A dirla tutta, LP 791-18 è solo uno dei nuovi mondi che la NASA ha osservato. Già prima di questa scoperta, nello stesso sistema dell’esopianeta erano stati identificati altri due candidati, che sono stati “bocciati” per altre ragioni: uno dei due, per esempio, presenta un’orbita particolare che fa sì che il pianeta si deformi leggermente ogni volta che gira intorno alla sua stella. Gli studi sui vari esopianeti nel cosmo, però, di certo non si fermano.

Grazie ai nuovi telescopi e ai nuovi strumenti messi a disposizione degli scienziati, la NASA sta svolgendo missioni sempre più frequenti e lunghe nel campo dell’astrobiologia, cercando di partire da ricerche datate per aggiornare le analisi e, arrivare, finalmente, a delle conclusioni soddisfacenti.

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