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Blockchain, che cos’è e a cosa serve

Pur essendo sconosciuta al grande pubblico, la blockchain è uno dei segreti del successo e del valore Bitcoin. Ecco come funziona e perché è così sicura

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blockchain Fonte foto: TimeStopper69 / Shutterstock

La blockchain ha una storia pluridecennale, ma è solo dal 2009 che è salita agli onori della cronaca e trovato una sua definitiva collocazione nel mondo dell’hi-tech. Merito di un’intuizione di Satoshi Nakamoto, che ha deciso di fondare il funzionamento dei Bitcoin sulla blockchain che in italiano significa catena di blocchi. I tanti pregi (e, in parte, anche i difetti) della criptovaluta per eccellenza sono attribuibili proprio alla blockchain e alle sue caratteristiche tecniche.

L’elevato livello di sicurezza e stabilità, la scalabilità e la duttilità che caratterizzano i Bitcoin (e che hanno permesso al valore Bitcoin di schizzare oltre i 60 mila euro) sono frutto delle funzionalità che la catena di blocchi è in grado di garantire. E se dare una definizione blockchain può essere relativamente semplice, spiegare cosa è e a cosa serve può essere meno intuitivo di quello che si pensi.

Che cos’è la blockchain e come funziona

Per capirne funzionamento e funzionalità, è necessario partire innanzitutto dalla definizione di blockchain. Di fatto, si tratta di un registro pubblico nel quale vengono archiviati in modo sicuro, verificabile e permanente transazioni che avvengono tra due utenti appartenenti a una stessa rete.

I dati relativi agli scambi sono salvati all’interno di blocchi crittografici, collegati in maniera gerarchica l’uno all’altro. Si viene così a creare un’infinita catena di blocchi di dati (da qui il nome blockchain) che consente di risalire e verificare tutte le transazioni mai fatte.

La funzione primaria di una blockchain è, dunque, di certificare transazioni tra persone. Nel caso dei Bitcoin la blockchain serve a verificare lo scambio di criptovaluta tra due utenti, ma si tratta solo di uno dei tanti possibili utilizzi di questa struttura tecnologica.

In altri settori, la blockchain può certificare lo scambio di titolo e azioni; operare come fosse un notaio e “vidimare” un contratto o rendere sicuri e non alterabili i voti espressi tramite votazione online.

Le principali caratteristiche della tecnologia blockchain sono:

  • immutabilità del registro
  • tracciabilità delle transazioni
  • alto livello di sicurezza basato su tecniche crittografiche

Nodi della blockchain e miner

Per capire come funziona la blockchain è necessario conoscere due termini: nodi della blockchain e miner.

I nodi della blockchain sono i computer della rete che hanno scaricato la blockchain nella loro memoria. Qualsiasi computer può diventare un nodo tramite un apposito programma.

I miner, invece, sono coloro che effettuano il controllo delle transazioni grazie a computer molto potenti e a un protocollo di validazione piuttosto complesso, di cui ne esistono diverse tipologie (Proof ok Work, Proof of Stake e Federated Byzantine Agreement).

Blockchain pubbliche e blockchain private: quali sono le differenze

La blockchain nasce come registro pubblico per effettuare le transazioni ma nel corso del tempo questa tecnologia è riuscita a entrare sempre di più all’interno di sistemi più o meno chiusi, dando origine alle blockchain private, ovvero che richiedono una specifica autorizzazione per accedervi.

Da quest’ultime sono nate poi blockchain riferite a specifiche filiere, denominate consorzi blockchain il cui processo di autorizzazione è delegato a un gruppo preselezionato.

Campi di applicazione della blockchain

L’evoluzione della blockchain con l’implementazione degli smart contract ha fatto sì che questa tecnologia aprisse la propria applicazione a diversi settori:

  • Diritto d’autore
  • Registrazione brevetti
  • Sicurezza farmaci
  • Finance
  • Supply Chain
  • Energia

Sempre più aziende hanno iniziato a utilizzarla e i motivi sono essenzialmente 5:

  • è digitale e quindi adattabile a qualsiasi ambito
  • è sicura grazie al processo di crittografia
  • è attendibile dato che viene organizzata cronologicamente
  • è affidabile poiché le sue caratteristiche tecniche ne impediscono il danneggiamento e quindi la possibile perdita dei dati
  • è veloce perché non richiede la presenza di un’entità centrale che ne verifichi la validità ed essendo una tecnologia digitale i tempi di qualsiasi operazione si comprimono

Perché la blockchain è sicura

Fra tutte le caratteristiche sopra elencate, la più apprezzata è sicuramente la sicurezza. Di fatto, una volta che una transazione viene certificata e salvata all’interno di uno dei blocchi della catena non può più essere modificata né manomessa.

Ogni blocco è composto da un puntatore che lo collega al blocco precedente, un timestamp (una marca temporale che certifica l’orario cui è effettivamente avvenuto l’evento) e i dati della transazione.

Questi tre elementi garantiscono che ogni elemento della blockchain sia univoco e immutabile: un’eventuale richiesta di modifica del timestamp o del contenuto stesso del blocco andrebbe a modificare anche tutti i blocchi successivi (questo perché il puntatore viene creato in base ai dati presenti nel blocco precedente), scatenando una vera e propria reazione a catena.

Affinché ciò possa avvenire, sarebbe necessario che il 50%+1 della rete approvi il cambio: un’operazione possibile, ma difficilmente realizzabile, dal momento che la blockchain è distribuita in tutto il mondo tra milioni e milioni di utenti.

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