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La UE approva: bonifici istantanei per tutti

Prosegue l'iter della riforma europea del sistema dei bonifici: a breve cittadini e imprese potranno fare bonifici istantanei senza costi aggiuntivi

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I cittadini e le imprese europei, probabilmente già a partire dal 2024, avranno a disposizione molti più istituti finanziari che offrono i bonifici istantanei tra i loro servizi e, soprattutto, non pagheranno di più un bonifico istantaneo rispetto a un bonifico tradizionale. Il Consiglio e il Parlamento europeo, infatti, hanno raggiunto un accordo molto importante per la digitalizzazione dei pagamenti che, secondo le due istituzioni, “contribuiranno a ridurre l’eccessiva dipendenza da infrastrutture e istituti finanziari di paesi terzi“.

Trasferire denaro in 10 secondi

La caratteristica fondamentale del bonifico istantaneo, rispetto a quello normale, è la velocità: in meno di dieci secondi i soldi passano da un conto all’altro. Con un bonifico standard, invece, passano non meno di 24 ore, spesso anche 48, tra l’emissione del bonifico e l’accredito del denaro. Ancor più tempo passa se c’è in mezzo un weekend.

Nel periodo di tempo che intercorre tra quando il pagatore fa il bonifico tradizionale e quando i soldi arrivano al destinatario, però, i soldi “spariscono” entrando a far parte di quello che gli economisti chiamano “capitale flottante“.

Il capitale flottante è il denaro “in viaggiotra un conto e l’altro e, si stima, arriva a toccare i 200 miliardi di euro. Soldi già non più disponibili su un conto, ma non ancora disponibili sull’altro, quindi un danno per l’economia e un fardello da gestire per le banche.

Trasferendo il denaro in 10 secondi, invece, il flottante si azzera e con esso anche i relativi problemi.

Cosa ha deciso la UE

In Europa si parla di favorire i bonifici istantanei già dal 2021. Un anno fa la Commissione Europea ha adottato una proposta legislativa per favorire i bonifici istantanei a scapito di quelli tradizionali, questa estate la Commissione Affari economici e monetari del Parlamento Europeo ha approvato il progetto di riforma dei bonifici e dei pagamenti elettronici.

Ora c’è l’ok anche del Consiglio europeo e si va dunque verso l’approvazione finale delle nuove regole comunitarie sui pagamenti elettronici: tutte gli istituti bancari e le società finanziarie che offrono il servizio di bonifico standard dovranno offrire anche quello istantaneo, senza farlo pagare di più.

Quando questa normativa entrerà in vigore, quindi, chiunque abbia un conto in banca o un’app che gli permette di fare un bonifico potrà farne uno istantaneo. Nella maggior parte dei casi a costo zero o minimo.

Con tempi di esecuzione sotto i 10 secondi, quindi, il bonifico istantaneo diventa un’alternativa credibile ad altre forme di pagamento, come quelle che si appoggiano ai grandi circuiti internazionali di pagamento.

Soldi europei, banche europee, dati europei

Non sappiamo ancora se i cittadini europei preferiranno i bonifici istantanei alle carte di credito. Sappiamo, però, quale logica c’è sotto le scelte fatte dall’Unione Europea: permettere ai suoi cittadini di evitare di passare dagli Stati Uniti quando fanno un acquisto.

Oggi i circuiti di pagamento internazionali più usati sono tutti americani: Visa, Mastercard, Maestro, Capital One, American Express. Questi circuiti vengono usati anche per pagamenti tra cittadini europei, quindi anche se un italiano va al ristorante in Italia e paga con carta di credito quasi certamente sta usando un servizio americano.

Sta quindi pagando per tale servizio e, soprattutto, sta affidando i dati di quella transazione ad una società americana. Per quanto tutte queste società abbiano sedi locali in vari stati UE, e in alcuni casi abbiano persino server per il trattamento dei dati in UE, è ormai chiaro che l’Europa voglia emanciparsi nel modo più completo possibile dalla dipendenza da Paesi stranieri quando si parla di gestione dei dati sensibili.

Sia per tutelare al meglio la privacy dei suoi cittadini, sia per evitare che la dipendenza diventi un peso (anche politico) in caso di problemi diplomatici e geopolitici. Una delle prime sanzioni promosse dagli Stati Uniti alla Russia di Putin, dopo l’attacco all’Ucraina, è stata proprio l’impossibilità di usare i circuiti di pagamento americani per gli affari con le aziende estere.

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