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ChatGPT down, problemi ed errori per OpenAI il 31 marzo: cosa è successo

ChatGPT è attualmente in down in tutto il mondo, così come segnalato anche dal noto sito Downdetector.com. Cosa è successo al celebre chatbot di OpenAI?

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ChatGPT Down Fonte foto: Adeel Ahmed photos/Shutterstock

Oggi 31 marzo 2025 ChatGPT è rimasto in down per diverse, così come segnalato anche dal noto sito Downdetector.com, che monitora lo stato dei servizi online più utilizzati. Il malfunzionamento del chatbot ha interessato una vastissima fetta di utenti in tutto il mondo che hanno “preso d’assalto” social e forum specializzati per segnalare il disservizio.

ChatGPT Down

ChatGPT in down, cosa è successo?

Stando a quel che si legge in rete, ChatGPT ha registrato un errore generico, il classico “Something went wrong”, ma senza maggiori spiegazioni.

Le segnalazioni, comunque, si sono moltiplicate a vista d’occhio con migliaia di persone in tutto il mondo che hanno registrato difficoltà nell’accesso alla chat e l’impossibilità di generare contenuti visivi (una delle funzioni introdotte solo pochi giorni fa) cosa che conferma che il disservizio ha interessato anche Sora, il modello linguistico che viene utilizzato per la generazione delle immagini. Inoltre, in alcune aree geografiche, sono stati segnalati anche dei problemi nelle nuove registrazioni al servizio. Il problema ha interessato sia gli accessi da browser che da app Android e iOS.

Solo pochi giorni fa l’azienda ha dichiarato di avere oltre 400 milioni di utenti attivi ogni settimana, una risposta di pubblico che ha superato le più rosee aspettative; tuttavia, tutto questo traffico corrisponde anche a un carico enorme per server proprietari, cosa che potrebbe aver influito con il corretto funzionamento del chatbot portando, appunto, a malfunzionamenti del genere.

ChatGPT, la risoluzione del disservizio

Visto l’elevatissimo traffico sul sito, pochi giorni fa Sam Altman ha chiesto scherzosamente su X a tutti gli utenti di “rallentare nella generazione delle immagini” aggiungendo che team di chatGPT “ha bisogno di dormire“. Un appello nato come uno scherzo ma che, visto il down di oggi, potrebbe aver anticipato le paure dell’azienda riguardo un eventuale crollo dell’infrastruttura.

Già in mattinata in molti hanno riscontrato tempi di attesa lunghissimi per la generazione delle immagini che potevano arrivare fino a sette minuti; il down delle ore successive, dunque, potrebbe essere dovuto proprio a un eccessivo utilizzo del server che non è riuscito a contenere tutte le richieste, collassando su sé stesso.

Alle ore 17:27, come annunciato dal sito di OpenAI, il malfunzionamento di ChatGPT  è stato risolto anche se persistono i problemi con le nuove registrazioni.

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