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Che cos'è tivùsat, la piattaforma dello spot di Amadeus

Un nuovo spot in TV ricorda agli italiani che non c'è solo il Digitale Terrestre: tutti i canali nazionali si vedono anche con tecnologia digitale satellitare, su tivùsat

Solo pochi giorni fa, per la precisione l’8 marzo, milioni di telespettatori italiani sono stati costretti a fare l’ennesima risintonizzazione dei canali del Digitale Terrestre a causa del passaggio di tutte le TV nazionali dal vecchio codec MPEG-2 al più recente MPEG-4, con contemporanea modifica a moltissimi numeri LCN. Ma, nelle stesse ore, altri italiani continuavano a vedere la TV senza problemi e senza dover sintonizzare nuovamente i canali. Erano gli utenti di tivùsat.

La piattaforma tivùsat, in questi giorni oggetto di uno spot informativo che vede come protagonista Amadeus, è in un certo senso l’altro lato della stessa medaglia del digitale terrestre, il fratello meno noto della stessa famiglia. E, come spesso capita anche nelle migliori famiglie, il figlio meno in vista è anche quello più virtuoso e più dotato. Tecnicamente, infatti, la piattaforma tivùsat è più avanzata di quella digitale terrestre, perché il famoso “switch off” lo ha già completato del tutto e da un bel po’. Lo standard di trasmissione di tivùsat, infatti, è già il DVB-S2. Dove “S” sta per “satellitare“, perché tivùsat non è altro che la versione con parabola della TV digitale. Ecco come funziona e a chi conviene usarla.

Che cos’è tivùsat

La piattaforma tivùsat è, dal punto di vista legale, una società a responsabilità limitata alla quale partecipano tutti gli attori nazionali della TV italiana: Rai, Mediaset, Cairo Communication (La7), Confindustria Radio TV e Aeranti-Corallo (l’associazione di categoria degli editori delle TV locali).

Dal punto di vista tecnico, invece, tivusat consiste nel trasmettere via satellite gli stessi canali e contenuti veicolati anche tramite la normale piattaforma Digitale Terrestre. Come tutte le piattaforme satellitari, quindi, anche tivusat richiede l’installazione di una parabola, un decoder (o una Cam) e una smart card per abilitare la decodifica del segnale ricevuto.

Quali canali si vedono su tivùsat

Su tivùsat si vedono oltre 130 canali, 60 dei quali in HD e 7 canali in 4K (Rai 4K, My Zen TV 4K, NASA UHD, 4K1, Fashion TV, Museum e TravelXP 4K). Tutte le emittenti nazionali sono trasmesse in HD, citiamo solo i più visti, cioè i primi nove:

  1. Rai 1
  2. Rai 2
  3. Rai 3 (i TG regionali sono trasmessi in SD)
  4. Rete 4
  5. Canale 5
  6. Italia 1
  7. La7
  8. TV8
  9. Nove

Questi primi nove canali si vedono agli stessi numeri LCN del digitale terrestre, ma sono in HD già da un bel po’, mentre dal 10 in poi la numerazione è differente. Ad esempio sul 10 di tivusat c’è Rai 4, che sul Digitale Terrestre è al 21.

Per conoscere i numeri dei programmi su tivùsat e i rispettivi palinsesti sono disponibili le app ufficiali per iPhone e Android.

Cosa serve per vedere tivùsat

Come già accennato, senza parabola non si può vedere tivusat. La buona notizia è che l’orientamento della parabola è lo stesso di quella di Sky, quindi chi è già abbonato alla Pay TV deve semplicemente comprare un piccolo “splitter” per sdoppiare il segnale proveniente dalla parabola. Tale segnale andrà poi decodificato da un apposito decoder all’interno del quale andrà inserita una smart card, da acquistare a parte.

Il decoder può essere anche sostituito da una Cam (Conditional Access Module), cioè un piccolo modulo che può essere inserito all’interno di una Smart TV predisposta. Nella Cam inseriremo la smart card, esattamente come facciamo nel decoder. La Cam sostituisce il decoder, in pratica, ma non offre eventuali funzioni aggiuntive come la registrazione dei programmi.

La smart card si paga, ma una volta sola: non è previsto alcun abbonamento mensile per vedere tivusat.

Il bollino lativù 4K

Per facilitare l’acquisto del decoder o della Cam, negli anni tivusat ha rilasciato diversi “bollini” che permettevano agli utenti di individuare al volo i dispositivi idonei per usare la piattaforma. Adesso, invece, c’è il bollino unico lativù 4K che identifica i device compatibili con tutti gli standard di visione principali.

Cioè tivusat, ma anche il normale Digitale Terrestre DVB-T2, la TV ibrida HbbTV. Chi oggi compra una Smart TV con bollino lativù 4K, quindi, non avrà alcun problema di visione per diversi anni.

A chi serve tivùsat

La piattaforma tivusat nasce, principalmente, per portare i programmi del digitale terrestre anche dove non arriva il segnale radio dei ripetitori.

Fino ad oggi si è trattato di una minoranza della popolazione italiana, ma domani potrebbe non esserlo più: con la cessione delle frequenze della banda 700 Mhz agli operatori di telefonia mobile, infatti, le zone d’Italia dove le interferenze saranno più forti andranno ad aumentare.

Poiché trasmette via satellite, tivùsat non soffre quasi per nulla di interferenze (se l’impianto è installato bene, ovviamente) e, per questo, già a partire dal 2023 potrebbero essere in molti gli italiani che decideranno di passare a tivusat semplicemente per “tagliare la testa al toro” e azzerare ogni problema di interferenza.