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Come contestare una multa via PEC: consigli utili

Hai ricevuto una multa o sanzione amministrativa che ritieni ingiusta? Scopri come contestarla in modo facile e veloce via PEC

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Contestare multa via PEC Fonte foto: Fonte foto: Shutterstock

La posta elettronica certificata è lo strumento ideale per contestare in modo efficace multe e sanzioni amministrative: permette di comunicare con tutti gli uffici pubblici velocemente e con la massima trasparenza, avendo la certezza che il messaggio arrivi a destinazione. La PEC ha la stessa validità della raccomandata con ricevuta di ritorno.

Questo strumento si dimostra molto utile per gestire la burocrazia ma anche eventuali controversie con la Pubblica Amministrazione. Infatti, in pochi secondi è possibile inviare un’email PEC e ottenere una ricevuta che attesa la corretta trasmissione e l’arrivo al destinatario. Tutto ciò senza fare file presso gli uffici pubblici o spostarsi dalla propria abitazione: bastano una connessione a Internet e l’iscrizione a un servizio di posta certificata. Insomma, la PEC tutela i diritti dei cittadini e anche se non è obbligatorio averla, è comunque altamente consigliato perché permette di gestire qualsiasi questione pubblica in modo semplice e veloce. Esistono tanti servizi pensati per la famiglia, tra questi spicca Libero PEC Family. Vediamo cos’è e perché è cruciale avere una PEC per difendersi da multe e sanzioni.

Come preparare la documentazione per contestare una multa via PEC

Preparare accuratamente la documentazione da allegare alla PEC è cruciale per aumentare le probabilità di successo e fare in modo che la contestazione venga presa seriamente dalle autorità competenti. Tra le tante informazioni da inserire nell’email PEC troviamo i propri dati personali e tutte le informazioni specifiche legate alla sanzione, ma anche e soprattutto prove a sostegno della contestazione.

Per esempio, se si riceve una penale perché non si è pagata una tassa, è possibile allegare nell’email la prova di averla pagata, come il bollettino postale che contiene a chiare lettere la data del pagamento.

Come scrivere una lettera di contestazione chiara e dettagliata

Quando si scrive una PEC ad un ente pubblico, un’azienda o altro tipo di organizzazione è cruciale usare un linguaggio formale, ma molto chiaro e diretto. Occorre precisare i motivi della contestazione e introdurre già nel testo dell’email la natura dei documenti allegati.

L’email si apre con un saluto all’organo a cui si scrive, per esempio l’Ufficio Tributi del proprio comune. Si prosegue indicando i motivi del messaggio e tutti i dettagli. Occorre inserire i propri dati, quindi non solo il nome e cognome, ma anche il Codice Fiscale e altre informazioni che possono essere utili nella contestazione. Per esempio, se si sta contestando una multa per eccesso di velocità occorre inserire modello e targa dell’automobile. Ogni dettaglio e precisazione deve essere funzionale al raggiungimento dell’obiettivo. Nella PEC occorre aggiungere anche la data di richiesta di annullamento della multa e la firma di chi presenta la contestazione.

Come inviare la contestazione tramite PEC e seguire il processo

Per inviare una contestazione tramite PEC occorre seguire precisi passi, in modo da evitare errori e azzerare le possibilità di insuccesso.

Innanzitutto, è fondamentale scrivere all’indirizzo PEC corretto. Gli indirizzi degli enti pubblici si possono reperire sul sito web dell’ente. In alternativa, si può consultare l’INAD, L’Indice Nazionale dei Domicili Digitali. Questo strumento permette di trovare indirizzi PEC dei cittadini, delle aziende e degli enti che operano in Italia.

La PEC – proprio come una normale email – deve avere un oggetto che sintetizza in modo chiaro il contenuto del messaggio. Dopo aver terminato la scrittura e allegato tutti i documenti necessari, arriva il momento di inviare la PEC. Il sistema invierà una ricevuta di accettazione, che è cruciale conservare perché rappresenta la prova dell’invio.

In questo modo, la PEC permette di inviare e ricevere messaggi con valore legale e gestire puntigliose questioni burocratiche con enti pubblici e privati che, altrimenti, richiederebbero tanto tempo. Ciò dimostra quanto la posta certificata sia oggi cruciale anche per i cittadini e non solo per le aziende.

E proprio i privati devono scegliere un servizio su misura, tagliato sulle proprie esigenze. A tal proposito arriva in soccorso Libero PEC Family, servizio di posta elettronica certificata pensato appositamente per i cittadini e le famiglie.

PEC Family è un’offerta di Libero pensata per i clienti privati. Include 1 GB di spazio e permette di inviare e ricevere email PEC in totale sicurezza, in modo facile e veloce. Ha un costo di soli 14,99 € IVA inclusa all’anno. Questo strumento permette di gestire con successo, non solo le contestazioni, ma tutte le comunicazioni con enti pubblici e privati.

In collaborazione con Libero PEC.

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