Coronavirus, ufficiale l'app di Google e Apple: come funziona
Apple e Google hanno rilasciato le prime immagini e la spiegazione di come funzionerà l'app per combattere il Covid-19

Mentre in Italia ancora si discute sul funzionamento e sulla raccolta dei dati da parte di Immuni, l'app che dovrebbe monitorare i contagiati da Covid-19, Apple e Google portano avanti il loro progetto parallelo e in una conferenza stampa virtuale hanno spiegato e mostrato immagini su come funzionerà il loro sistema per il contact tracing, ritenuto da molti scienziati fondamentale per prevenire e curare per tempo tutti i nuovi focolai. I due colossi dell'informatica stanno procedendo a velocità sostenuta per rilasciare entro il 15 maggio tutti gli strumenti utili per realizzare un'app ad hoc, come nel caso di Immuni in Italia.

Prima di passare a vedere il funzionamento del sistema sviluppato da Google e Apple, bisogna fare un piccolo recap generale su Immuni e sulle novità degli ultimi giorni. Dopo un lungo dibattito su come debba funzionare l'applicazione, è stato trovato un accordo: Immuni seguirà il modello sviluppato da Google e Apple, e le immagini esemplificative mostrate dai due colossi saranno il modello base da cui partire. Per quanto riguarda la data di rilascio di Immuni è difficile fare delle previsioni: si parla di fine maggio, ma non c'è ancora la certezza.

La prima cosa da fare sarà l'installazione dell'app. Google e Apple hanno mostrato alcune immagini che permettono di capire grosso modo come sarà l'approccio con l'applicazione. Prima di procedere con l'installazione, verrà richiesta l'autorizzazione all'utente per scambiare informazione tramite il Bluetooth con gli altri smartphone presenti nelle vicinanze. Si tratta del classico funzionamento del contact tracing, il sistema su cui si basano app come Immuni.

Per poter scambiare tramite Bluetooth i codici identificativi con gli altri smartphone sarà necessario attivare il "Covid-19 Exposure notification", un'opzione che sarà disponibile nelle Impostazioni del dispositivo. Passaggio obbligatorio e fondamentale per il corretto utilizzo dell'app di contact tracing.

Passiamo ora alla fase più "operativa": come funziona il sistema di contact tracing messo in piedi da Apple e Google? Il tutto si basa sullo scambio di informazioni e codici anonimi. Quando due persone che hanno attivato l'applicazione e il sistema di notifiche si incontrano, gli smartphone si scambiano dei codici identificativi tramite il Bluetooth. Codici anonimi e che non vengono condivisi con nessuno. Nel caso in cui una persona risultasse positiva al Covid-19, può accedere all'app e condividere il proprio stato di salute. Per farlo dovrà inserire un codice che gli verrà fornito dall'ente sanitario, in modo che non si diffondano fake news tramite falsi contagi.

A questo punto, tutte le persone che negli ultimi quindici giorni sono venute a contatto con la persona contagiata vengono informate tramite una notifica, nel quale viene segnalato solamente il giorno dell'incontro e non l'orario, per rispettare la privacy. Cosa succede dopo la notifica per il momento non è dato saperlo, ma in teoria si entra in un periodo di quarantena e di assistenza domiciliare.

Apple e Google hanno voluto sottolineare il fatto che il loro sistema non utilizza il GPS, ma solamente il Bluetooth. Come già spiegato più volte, è stato scelto il Bluetooth perché non registra la posizione degli utenti e permette un maggior controllo sulla privacy. Per quanto riguarda la raccolta dei dati, gli utenti potranno in qualsiasi momento cancellarli dal proprio dispositivo.