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SICUREZZA INFORMATICA

Cosa ha fatto Google per proteggere gli utenti Android nel 2024

Google ha riepilogato tutte le iniziative avviate nel 2024 per massimizzare la sicurezza degli utenti Android: ecco cosa ha fatto l'azienda per proteggere i suoi utenti

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Google Play Store Fonte foto: rafapress / Shutterstock.com

Il tema della sicurezza informatica è sempre molto attuale e, per questo motivo, Google ha voluto fare il punto della situazione per quanto riguarda la sicurezza di Android e del Google Play Store.

Si tratta di una questione molto importante per l’azienda che, negli ultimi mesi, ha anche introdotto un nuovo sistema di protezione dai furti per gli smartphone Android.

Per illustrare il lavoro svolto nel corso del 2024, in tema di sicurezza informatica, Google ha scelto di affidarsi al suo blog, con un lungo post in cui ha evidenziato le iniziative messe in atto per proteggere gli utenti e tutto l’ecosistema di Android.

I numeri

Il post si apre con un riepilogo di alcune statistiche legate alla sicurezza dell’ecosistema di Android. Nel corso del 2024, infatti, Google ha bloccato la pubblicazione di 2,36 milioni di app che violavano le policy di utilizzo fissate per garantire la sicurezza degli utenti e di tutto l’ecosistema.

Sono stati, inoltre, bannati oltre 158.000 account di sviluppatori che hanno tentato di pubblicare app potenzialmente dannose. Inoltre, 1,3 milioni di app, che hanno tentato di accedere ai dati degli utenti (in modo eccessivo o quando non realmente necessario), sono state fermate.

Le misure per la sicurezza

Per massimizzare la sicurezza di Android, Google sta puntando moltissimo sull’intelligenza artificiale che, secondo l’azienda, semplifica i processi di revisione. Oltre il 92% delle revisioni di app dannose effettuate da addetti umani sono oggi assistite dall’AI.

Google ha, inoltre, rafforzato i rapporti con gli sviluppatori per quanto riguarda la sicurezza delle app grazie anche alla diffusione di nuove API. Tra le novità c’è l’API Play Integrity che consente agli sviluppatori di verificare se le loro app è stata manomessa o è in esecuzione in un ambiente software potenzialmente pericoloso.

Grazie al supporto offerto agli sviluppatori, inoltre, Google è riuscita a sostenere la diffusione delle più recenti funzioni di privacy e sicurezza. Oltre il 91% delle app installate dal Play Store, infatti, utilizza le protezioni introdotte con Android 13 e versioni successive del sistema operativo.

Da non sottovalutare i miglioramenti di Google Play Protect, il sistema di sicurezza integrato in Android che aiuta a proteggere i dispositivi e che è riuscito a identificare più di 13 milioni di app dannose esterne al Play Store. Play Protect è stato migliorato con nuovi strumenti di difesa come il sistema di revoca automatica delle autorizzazioni concesse alle app potenzialmente pericolose.

Per aiutare gli utenti a identificare le app giuste è stato introdotto un sistema di badge che semplifica la scelta dell’app da scaricare dal Play Store. In particolare, è presente oggi un badge che permette all’utente di capire se un’app è stata pubblicata da un ente governativo (in Italia, il badge si chiama “Pubblica Amministrazione“). È appena stato introdotto anche un badge dedicato alle VPN.

Per creare app più sicure, inoltre, è stato lanciato l’ADA Application Security Assessment (ASA) v1.0, uno standard che aiuterà gli sviluppatori a realizzare app mobili, web e cloud in grado di offrire maggiore sicurezza. Lo standard è stato definito con l’App Defense Alliance e, in particolare, con i membri del comitato direttivo, Microsoft e Meta.

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