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Batteria smartphone: 10 errori che la rovinano e come rimediare

L'autonomia degli smartphone è una delle preoccupazioni più importanti per gli utenti: ecco 10 errori da evitare per non danneggiare la batteria

carica smartphone Fonte foto: Shutterstock

La batteria è uno dei componenti più delicati dello smartphone. Bisogna “trattarla bene” per evitare il rischio di danneggiarla, riducendo così l’autonomia del proprio dispositivo e incrementando la possibilità di danneggiare lo smartphone. Bastano pochi accorgimenti per utilizzare lo smartphone nel modo giusto e non danneggiare la batteria.

Di seguito andremo ad analizzare 10 errori che rovinano la batteria dello smartphone, descrivendo anche le possibili soluzioni da mettere in pratica per rimediare e proteggere questo componente.

Far scaricare completamente la batteria

Uno degli errori più frequenti che rischiano di rovinare la batteria è quello di scaricarla completamente, arrivando fino allo 0% di carica. Questo componente, infatti, va sotto stress quando lavora con un livello di carica molto bassa. Una volta raggiunto il 20% di carica residua, quindi, è meglio effettuare una ricarica.

Ricaricare la batteria fino al 100%

Allo stesso modo, è consigliabile non ricaricare la batteria fino al 100%. Superato l’80% di carica, infatti, la ricarica della batteria rischia di essere dannosa per i componenti interni, anche per via di un aumento delle temperature. Meglio, quindi, mantenere il livello di carica tra un minimo del 20% e un massimo dell’80%. Per incrementare al massimo l’autonomia del proprio dispositivo è necessario scegliere un modello con dotato di una batteria con una capacità in mAh molto elevata.

Caricare il telefono di notte

Per il motivo visto in precedenza, quindi, uno degli errori più frequenti sulla batteria è rappresentato dalla ricarica notturna dello smartphone. In una situazione di questo tipo, lasciare la batteria carica collegata alla rete elettrica per molte ore può causare danni e ridurre la capacità effettiva di questo componente. Meglio, quindi, ricaricare la sera oppure la mattina, magari sfruttando le tecnologie di ricarica rapida diventate oggi sempre più sicure per la batteria.

Far surriscaldare la batteria

Attenzione alle temperature troppo alte: far surriscaldare la batteria è sempre una cattiva idea. Le batterie agli ioni di litio, infatti, lavorano bene a temperatura ambiente e rischiano di danneggiarsi con temperature troppo alte.

Lasciare il telefono in carica (procedura che comporta un leggero aumento della temperatura del dispositivo) sotto i raggi del sole o in un luogo molto caldo, quindi, rischia di danneggiare la batteria. In questi casi, è meglio preferire un luogo fresco.

Raffreddare troppo la batteria

Anche la situazione opposta è pericolosa: il freddo eccessivo può danneggiare la batteria. Mettere il telefono in un congelatore per farlo raffreddare e proteggere la batteria dai danni causati da un surriscaldamento, ad esempio, è un falso mito. Bisogna sempre preferire la temperatura ambiente che offre condizioni tali da non danneggiare la batteria.

Utilizzare un caricabatterie di scarsa qualità

Attenzione ai componenti di scarsa qualità, soprattutto se si utilizza la ricarica rapida. Utilizzare un caricabatterie non originale, infatti, è un rischio e potrebbe danneggiare la batteria, soprattutto se si tratta di un prodotto molto economico e privo delle certificazioni di sicurezza e degli standard di qualità richiesti dal produttore dello smartphone. L’uso di un caricabatterie di scarsa qualità è uno dei motivi alla base della ricarica lenta dello smartphone.

Caricare lo smartphone dal computer

La ricarica della batteria dello smartphone dalla porta USB del computer andrebbe evitata. Si tratta di una pratica a cui ricorrere solo in casi estremi, quando serve un po’ di carica e non c’è un caricabatterie disponibile. Le porte USB del computer potrebbero non essere ottimizzate per garantire un flusso di corrente elettrica ideale per caricare la batteria senza danneggiarla. In ogni caso, una ricarica occasionale dal computer non rovina la batteria ma un uso prolungato potrebbe creare qualche problema.

Caricare lo smartphone con la cover

Soprattutto d’estate, è buona norma ricaricare lo smartphone senza cover. Una custodia, infatti, potrebbe ridurre la dissipazione termica del dispositivo durante la fase di ricarica causando un surriscaldamento dei componenti interni. Questo vale, in particolare, per le custodie più spesse e realizzate in materiali più isolanti dal punto di vista termico. Per evitare danni, quindi, è meglio togliere la cover prima di caricare lo smartphone.

Ridurre la luminosità dello schermo

Il display è uno dei componenti che consuma di più dello smartphone. Di conseguenza, un display super luminoso rischia di mettere sotto stress la batteria, soprattutto in caso di utilizzo prolungato con luminosità massima e sotto la luce del sole (con temperature elevate). Meglio attivare la luminosità adattiva e ridurre i consumi di questo componente per non gravare sulla batteria.

Continuare a usare lo smartphone se la batteria dà problemi

Se la batteria inizia a dare problemi è necessario contattare il servizio d’assistenza del produttore dello smartphone e verificare la possibilità di sostituire questo componente. L’uso prolungato di una batteria danneggiata potrebbe causare ulteriori problemi allo smartphone che, nei casi estremi, potrebbe arrivare a non accendersi più, con il rischio di perdere i dati.

Quando l’autonomia inizia a calare drasticamente, la batteria fa registrare temperature elevate o il telefono si riavvia da solo, anche dopo aver formattato il dispositivo, è opportuno affidarsi all’assistenza e, eventualmente, sostituire la batteria. Si tratta di una spesa necessaria per evitare di dover smaltire il vecchio telefono a causa di una batteria non più utilizzabile.