Sta succedendo qualcosa al centro della Terra, e questi segnali lo dimostrano
A partire da uno studio della Virginia Tech sui terremoti, una geoscienziata ha dimostrato che qualcosa sta accadendo al centro della Terra.
Come possono due terremoti, verificatisi a distanza di poco più di 20 anni, essere collegati e aiutarci a comprendere cosa sta accadendo al centro della Terra? Risponde a tale domanda uno studio pubblicato lo scorso aprile sulla rivista Nature Communications Earth & Environment, ad opera della geoscienziata Ying Zhou, del Dipartimento di Geoscienze del Virginia Tech College of Science. E tutto grazie a una impercettibile anomalia mai osservata prima d’ora.
I terremoti rivelano i cambiamenti nel nucleo esterno
Lo studio della geoscienziata Ying Zhou ci offre uno scorcio importante e senza precedenti di quel che sta avvenendo al centro della Terra. Fino ad oggi gli scienziati non avevano mai potuto osservare direttamente tali cambiamenti, quelli inerenti alla convezione del nucleo esterno e agli effetti sul campo magnetico terrestre.
La professoressa Ying Zhou ha studiato in particolare due fenomeni sismici. Il primo si era verificato nel maggio 1997 nelle Isole Kermadec, nell’Oceano Pacifico, mentre il secondo aveva colpito lo stesso luogo a distanza di poco più di venti anni (nel settembre 2018). Onde sismiche provenienti, dunque, esattamente dalla stessa regione che ci si aspetta siano di eguale velocità. E invece così non è.
I dati registrati in tempo reale dimostrano che c’è una leggera, quasi impercettibile anomalia tra i due eventi sismici: le onde SKS del secondo terremoto hanno viaggiato a una velocità maggiore (di circa 1 secondo) rispetto a quelle registrate nello stesso luogo venti anni prima. Con “SKS” si indicano le tre fasi di un’onda sismica: dapprima attraversa il mantello come onda di taglio (S), poi passa attraverso il nucleo esterno come onda di compressione (K) e, infine, torna indietro di nuovo come onda di taglio (S).
Alla luce di questo schema, se un’onda sismica viaggia a una determinata velocità, significa che in quella regione il nucleo esterno ha una densità specifica. E se a distanza di tempo questa velocità cambia, vuol dire che anche la densità stessa del nucleo esterno è cambiata.”Qualcosa è cambiato lungo il percorso di quell’onda, quindi ora può andare più veloce”, afferma la professoressa Ying Zhou.
Cosa sta accadendo al centro della Terra
Grazie ai dati raccolti da Ying Zhou per la prima volta abbiamo una prova tangibile dei cambiamenti che si stanno verificando nel nucleo esterno del Pianeta. Finora ogni studio od osservazione si sono basati solo ed esclusivamente su teorie, senza mai avere delle prove a carico.
La professoressa con il suo studio voleva giungere proprio a tale conclusione. Quell’apparentemente insignificante secondo di differenza nella velocità tra due terremoti, avvenuti a distanza di anni nello stesso identico punto, ci offre per la prima volta un dato calcolabile (numerico) di come l’attività del nucleo terrestre stia cambiando. E, di conseguenza, diventa un punto di partenza per raccogliere ulteriori dati sul cambiamento del campo magnetico terrestre.
I moti convettivi del mantello, ovvero lo spesso strato di roccia sotto la crosta terrestre che ricopre il nucleo esterno, genera dei flussi di metallo liquido in movimento ed è questa attività che a sua volta consente al campo magnetico terrestre di esistere. Solo in teoria finora si è speculato sui cambiamenti nella forza e nella direzione del campo magnetico come conseguenza dei cambiamenti nei flussi al centro della Terra, ma per la prima volta oggi sappiamo che si possono raccogliere prove dirette di tale fenomeno.