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Cos'è la frammentazione del disco e come risolverla

La frammentazione del disco rigido può ridurre le prestazioni di un computer: ecco come risolvere in modo semplice.

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hard-disk.-deframmentazione Fonte foto: TimeStopper69 / Shutterstock

Solitamente chi utilizza un computer si è trovato più volte a eseguire una deframmentazione dell’hard disk, nel tentativo di migliorare le prestazioni della propria macchina. La procedura si effettua quando l’unità di memorizzazione di un PC presenta un alto grado di frammentazione.

Se dopo aver letto queste brevi righe vi sentite frastornati state tranquilli, chiariremo tutto. E vedrete che sarà anche molto facile risolvere questo problema e rimettere in sesto il computer. Partiamo spiegando cos’è la frammentazione. A generarla è la continua modifica o cancellazione dei file dal disco rigido (questo problema non riguarda i più moderni SSD).

Un programma, oppure anche un documento, è composto da una sequenza di dati, che il computer stipa in sezioni dell’hard disk vicine. La ragione è semplice: il disco ci metterà meno tempo a ricercare la sequenza e ad aprire il file. Il problema si verifica quando l’unità di memorizzazione comincia a essere piena. Per quale motivo?

Perché si verifica la frammentazione

Come visto, il computer memorizza per una questione di “praticità” i dati del file all’interno di sezioni adiacenti, che diminuiscono man mano che lo spazio disponibile nell’hard disk si riduce. In questi casi, il PC è costretto a suddividere la sequenza e a inserire i vari dati del file nei settori del disco fisso liberi.

Di conseguenza, visto che le informazioni del file sono stati memorizzati in “zone” non contigue, l’hard disk sarà costretto ad effettuare un sforzo maggiore nel ricostruire la sequenza e dunque ci metterà più tempo a leggere il file. Come risultato, le performance del computer caleranno.

Come risolvere la frammentazione

Detto ciò, passiamo ora alla deframmentazione. Anche in questo è utile capire di cosa di tratti. Un file quando è cancellato dall’hard disk libera uno spazio, che sarà poi occupato da un altro file. La deframmentazione, in parole semplici, “riavvicina” gli spazi liberi in modo tale che il computer possa memorizzare la sequenza di dati in sezioni vicine.

Deframmentare il disco rigido su Windows è molto facile e non richiede grosse competenze informatiche. È sufficiente mettere in atto poche e veloci azioni. Attenzione: la deframmentazione è sconsigliata quando il disco è un SSD (questa procedura potrebbe ridurre la durata della memoria SSD) mentre è consigliata quando si utilizza un hard disk meccanico.

Il modo più immediato per eseguire la deframmentazione è scrivere nella barra di ricerca di Windows (oppure premere tasto Windows + S e poi digitare) “Deframmenta e ottimizza unità”. Una volta fato ciò, non dovrete fare altro che premere su “Analizza”, per verificare se l’hard disk (o una delle partizioni) ha bisogno di manutenzione, e poi su “Ottimizza” per deframmentare il disco. Cliccando invece su “Modifica impostazioni” è possibile anche pianificare la deframmentazione: in questo caso il computer la eseguirà automaticamente.

Su Mac, invece, non c’è uno strumento dedicato alla deframmentazione) e, da diversi anni, tutti i modelli della gamma Mac utilizzano solo memorie SSD (per cui non serve una deframmentazione). Per i Mac più vecchi, dotati di un hard disk meccanico, sarà necessario installare un tool di terze parti.

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