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Guida per creare e importare playlist musicali su Spotify

Per creare le playlist su Spotify basta avere un semplice account e selezionare i brani preferiti, più complesso è importare una playlist già creata altrove.

Creare e importare playlist su Spotify Fonte foto: 123rf

Spotify è una delle piattaforme di streaming musicale più diffuse in tutto il mondo. Grazie infatti alla sua versatilità su diversi dispositivi, alla facilità di utilizzo e alla funzione di suggerimento di brani correlati in base ai precedenti ascolti, la piattaforma è molto amata da persone di ogni fascia d’età.

Prima di tutto però è importante capire come creare playlist su Spotify ed eventualmente anche come importarle da altre piattaforme. In questo articolo ti forniremo tutte le informazioni utili per utilizzare Spotify al meglio e goderti tutta la musica che ami.

Creare playlist su Spotify: guida pratica

La prima cosa che si deve sapere quando si accede a Spotify è come creare playlist. Prima di tutto quindi si accede a Spotify da desktop andando direttamente sul sito web del servizio di streaming, oppure da mobile scaricando l’app per Android o iOS. Al momento dell’accesso ci sarà la possibilità di iscriversi compilando manualmente tutti i campi, oppure facendo direttamente l’accesso tramite i tuoi profili social già esistenti, come Facebook.

Dopo aver eseguito l’accesso, per usare Spotify si deve selezionare la voce “La tua libreria” e da lì si potranno iniziare ad aggiungere i brani dando un nome personalizzato alla propria playlist. Dopo averla creata si possono quindi iniziare ad aggiungere i brani desiderati, questa procedura è uguale sia per gli utenti di Android, sia per gli utenti iOS. Gli utenti che scelgono di avere un piano Premium avranno a disposizione alcune funzioni aggiuntive per la creazione di playlist personalizzate.

Per riprodurre la propria playlist è sufficiente andare in “La tua libreria”, cliccare sul nome della playlist scelta e avviare la riproduzione casuale o ascolto Shuffle. In qualsiasi momento si possono aggiungere nuovi brani, rimuoverne o modificarli: basta cliccare sull’icona con i 3 puntini che si trova in alto a destra. Queste procedure si possono effettuare anche da desktop seguendo gli stessi passaggi, ma con la differenza che si può scegliere se utilizzare il client della piattaforma, oppure direttamente il sito web. Nel primo caso si dovrà quindi scaricare in via preliminare il programma sul proprio computer.

Su Spotify le playlist possono essere rese anche collaborative, ma solo con il piano Premium. Questo significa che i tuoi amici o altre persone possono aggiungere e riordinare i brani musicali. Si dovrà quindi effettuare il download della playlist e impostare la privacy da privata a pubblica.

Importare playlist Spotify: è possibile?

Molti utenti si chiedono se sia possibile importare ed esportare playlist su Spotify. La risposta è sì, ma come prima cosa è importante verificare di aver sottoscritto il piano Premium. In seguito a questo si possono importare playlist da un account Spotify a un altro, ma si possono importare anche da diverse piattaforme come ad esempio YouTube. La procedura non è complessa e tutti gli utenti possono essere in grado di farlo, ma si dovranno affidare a delle piattaforme esterne per effettuare l’importazione correttamente.

Per trasferire ad esempio una playlist da YouTube a Spotify si possono utilizzare programmi online come TuneMyMusic che permette in pochi e semplici clic, di trasferire i tuoi brani musicali. È sufficiente quindi accedere al sito web della piattaforma, selezionare attraverso il permalink la playlist di YouTube da importare, selezionare il programma su cui aggiungerla facendo l’accesso con i propri dati. In pochi minuti si potranno ascoltare i propri brani su Spotify.

Se invece si desidera importare canzoni da iTunes a Spotify, si può procedere in un altro modo. Da febbraio 2018 Spotify ha rimosso la possibilità di importare automaticamente le playlist da iTunes, quindi per farlo ora si dovrà seguire un procedimento diverso. Come prima cosa si accede a Spotify da desktop e allo stesso tempo si avvia anche iTunes. Si verifica che i brani della playlist siano tutti con estensione MP3 in quanto Spotify non legge altre estensioni.

In seguito nelle impostazioni di Spotify si attiva la funzione “visualizza file locali”. A questo punto si visualizzeranno sulla sinistra, nella sezione “La tua libreria” e “Local Files” i file MP3 di iTunes: in questo modo potrai creare la tua playlist personalizzata.

Esistono infine altri programmi che permettono di esportare e importare playlist di Spotify come Moover e iMusic: l’importante è capire bene tutti i passaggi e verificare di utilizzare piattaforme che facilitino il trasferimento in modo del tutto legale.