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Digitale terrestre: altre 3 emittenti regionali da risintonizzare

Dopo gli spostamenti di frequenze sui MUX del Nord Italia di febbraio, marzo si apre con nuovi cambiamenti per tre emittenti regionali che trasmettono in digitale terrestre.

Da Nord a Sud continua il balletto di frequenze e di spostamenti di canali per le emittenti nazionali e locali che trasmettono in digitale terrestre, ma anche per i loro spettatori, che in questo periodo sono spesso costretti a risintonizzare TV o decoder per continuare a vedere i loro programmi preferiti.

A metà febbraio era toccato al pacchetto HSE, a livello nazionale, la settimana dopo ci sono state modifiche ai Mux Quenza 1, Quenza 2 e Telelibertà in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e Val d’Aosta e a fine febbraio era toccato al Mux Studio 1 di nuovo in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Valle d’Aosta. Adesso, invece, a cambiare frequenza sono Antenna Sicilia, Telecolor e Video Mediterraneo che trasmettono in Sicilia all’interno dei Mux Antenna Sicilia, Sicilia Channel, TCI, Mediterraneo 1, Onda TV, CTS, Tele Video Agrigento e Video Sicilia.

Bisogna risintonizzare

Le tre emittenti siciliane hanno già avvertito i propri telespettatori: per continuare a vederle è necessaria la risintonizzazione. Video Mediterraneo ha cambiato frequenze già ieri, 1° marzo, mentre Antenna Sicilia e Telecolor (che sono dello stesso editore del giornale La Sicilia) lo faranno il 6 marzo.

Al termine della risintonizzazione, se tutto sarà andato a buon fine, i telespettatori potranno continuare a vedere Antenna Sicilia, Video Mediterraneo e Telecolor agli stessi LCN di prima: 10, 11 e 12. A cambiare, comunque, sono solo le frequenze dei tre canali a risoluzione standar, mentre nulla cambia al momento per i tre rispettivi canali in HD.

Digitale terrestre: i prossimi passi

Gli spostamenti di frequenze continueranno per tutto il 2021: sono infatti necessari per liberare la banda a 700 MHz che è già stata assegnata agli operatori telefonici per la rete 5G.

A questa fase meramente pratica, che richiede semplici risintonizzazioni del decoder o della TV, seguiranno altre fasi più tecniche e che potrebbero rendere necessario cambiare l’impianto televisivo. Il 1° settembre ci sarà l’abbandono della codifica MPEG-2 in favore della MPEG-4, mentre a giugno 2022 la trasformazione della televisione italiana sarà completata col passaggio definitivo allo standard DVB-T2.