Libero
DIGITAL LIFE

Digitale terrestre: cosa è cambiato il 15 novembre

Nuovo step per il passaggio al digitale terrestre DVB-T2: è iniziato, nella prima Regione, il refarming delle frequenze che a breve interesserà tutta Italia

Da quasi un mese, per la precisione dal 20 ottobre 2021, la TV italiana ha finalmente iniziato lo switch off al digitale terrestre di seconda generazione (DVB-T2), con il passaggio di una quindicina di emittenti nazionali dalla vecchia codifica Mpeg-2 alla più recente codifica Mpeg-4. Adesso stiamo per entrare nella fase successiva e, a dire il vero, la Sardegna c’è già nel mezzo da ieri 15 novembre.

La nuova fase dello switch off è quella caratterizzata dal cosiddetto “refarming delle frequenze“, cioè dalla progressiva “liberazione” delle frequenze 694-790 MHz (la famosa “banda 700“). Tali frequenze sono state assegnate dallo Stato, tramite un’asta pubblica che si è svolta a fine 2018, agli operatori telefonici. Operatori che, complessivamente, hanno pagato 6,5 miliardi di euro per acquistare il diritto di usare la banda 700 per la rete telefonica 5G e che, adesso, non vedono l’ora che le emittenti TV che trasmettono su quelle frequenze spengano i ripetitori. Solo allora, infatti, gli operatori telefonici potranno attivare le celle 5G. La road map del Ministero dello Sviluppo economico prevede che il refarming avvenga per aree geografiche, in tempi diversi, e la Sardegna è proprio la prima di queste aree. Vediamo quindi che sta succedendo in Sardegna, per capire cosa succederà a breve nel resto d’Italia.

DVB-T2: il refarming in Sardegna

La Sardegna corrisponde all’Area 1a della road map del Ministero, per la quale il refarming è previsto nel periodo che va dal 15 novembre al 18 dicembre 2021 (ma in realtà tutto dovrebbe concludersi già il 2 dicembre). A sua volta l’Area 1a è divisa in sotto-aree, che corrispondono a comuni e province e che hanno date diverse per lo spegnimento dei ripetitori TV:

  • 15-17 novembre 2021 – Iglesiente
  • 16 novembre 2021 – Sulcis
  • 18 novembre 2021 – Cagliari, Gerrei, Marmilla e Villa Verde (OR)
  • 19 novembre 2021 – Oristano e provincia
  • 22 novembre 2021 – Barbagia
  • 23-24 novembre 2021 – Sassari e provincia (parte)
  • 25-26 novembre 2021 – Gallura
  • 29-30 novembre 2021 – Nuoro e provincia (parte)
  • 01 dicembre 2021 – Ogliastra (parte)
  • 02 dicembre 2021 – Sarrabus e Ogliastra (parte)

Che succede con il refarming

Ma cosa sta succedendo, nella pratica, in Sardegna? Sta succedendo che tutte le emittenti TV che fino a un paio di giorni fa trasmettevano su una frequenza all’interno della banda 700 adesso stanno spegnendo i ripetitori, per riaccenderli su altre frequenze assegnate dallo Stato a compensazione della perdita (grazie al passaggio all’Mpeg-4 è possibile trasmettere più emittenti sulle stesse frequenze).

Per i telespettatori ciò significa sempre la stessa cosa: risintonizzazione della TV. Molto spesso la risintonizzazione è automatica, quindi l’utente non si accorge nemmeno del cambio di frequenza, mentre altre volte va fatta manualmente tramite il telecomando e il menu della TV. In ogni caso, però, non vengono modificati i numeri LCN delle emittenti, quindi il telespettatore troverà le sue TV preferite alle solite posizioni del telecomando, anche dopo il refarming.

Quali TV cambiano frequenza

La maggior parte delle TV interessate dal cambio di frequenza in corso in Sardegna sono TV locali, ma non mancano quelle nazionali. Sky TG24, ad esempio, sta passando dalle 50-54 alla 46. Per quanto riguarda i canali RAI (Rai 1, Rai 2, Rai 3 TGR Regionale e Rai News), invece, la data prevista per il cambio di frequenza in Sardegna è quella del 4 gennaio.

Refarming: le prossime Regioni

Come già accennato, ciò che sta succedendo in Sardegna è solo un assaggio di ciò che succederà nei prossimi mesi in tutta Italia. Il prossimo step è previsto tra il 3 gennaio e il 15 marzo 2022 e interesserà due aree, ben più corpose e popolate della Sardegna: l’Area 2 e l’Area 3 che, insieme, raggruppano praticamente tutte le Regioni del Nord Italia, Liguria esclusa:

  • Valle d’Aosta
  • Piemonte
  • Lombardia
  • Trentino-Alto Adige
  • Veneto
  • Friuli-Venezia Giulia
  • Emilia Romagna

In queste Regioni succederà, a partire da gennaio 2022, ciò che sta succedendo in questi giorni in Sardegna: le emittenti dovranno liberare la banda 700 e i telespettatori dovranno risintonizzare i canali.