Drone sul Duomo di Milano, multa da 33mila euro: ecco perché
Maxi multa per un turista messicano che ha fatto volare un drone sul Duomo di Milano, ma la normativa è chiara: ecco cosa si può fare con un drone, con quale tipo e dove.
Sta facendo discutere la maxi multa da ben 33.000 euro comminata ad un turista messicano che, martedì scorso, ha fatto volare un drone sul Duomo di Milano facendolo decollare dal sagrato della chiesa. In realtà, però, c’è ben poco da discutere perché la Polizia Locale milanese non ha fatto altro che applicare la normativa vigente in fatto di droni, multe comprese.
Non si tratta, infatti, di una multa bensì di diverse sanzioni per altrettante violazioni del Codice ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) che già nel 2015 ha emanato il primo "Regolamento Droni" e poi, il 4 gennaio 2021, il successivo "Regolamento UAS-IT" con il quale ha portato in Italia la normativa europea sugli "aeromobili a pilotaggio remoto" (APR) e su tutte le altre tipologie di aeromobili che rientrano nella categoria "unmanned aerial vehicles" (UAV). Detta in estrema sintesi il turista messicano è stato multato per due motivi principali: il peso del drone e la zona in cui lo ha fatto volare. Entrambi questi fattori, infatti, nel caso specifico richiedevano una autorizzazione da parte dell’ENAC prima di far alzare in volo il drone.
Drone multato: perché
Il drone usato dal turista messicano a Milano era un Mavic Air 2 prodotto da DJI. Si tratta di un ottimo drone, con caratteristiche già professionali tanto da essere apprezzato anche da fotografi e videomaker. Ad esempio ha una quota massima di ben 5 chilometri, una autonomia di volo di 34 minuti, una velocità massima di 19 metri al secondo (cioè quasi 70 chilometri orari).
Molto buona anche la videocamera di questo drone: un sensore da 48 MP che può realizzare filmati in 4K fino a 60 fotogrammi al secondo, in formato H.265/HEVC (lo stesso del digitale terrestre di seconda generazione).
Il prezzo di questo drone non è basso, proprio perché non è un prodotto per principianti: costa oltre 800 euro.
DJI Mavic Air 2 Drone Quadcopter UAV con Telecamera 48MP 4K
Il primo problema di questo drone, se problema si può chiamare, è principalmente il peso: 570 grammi. La normativa ENAC, infatti, prevede un massimo di 300 grammi di peso per i droni, oltre il quale scattano tutta una serie di restrizioni che impediscono il volo libero.
Il secondo problema, che non dipende sta volta dal drone e che ci sarebbe stato anche in caso di droni sotto i 300 grammi, è che è stato fatto volare in una zona vietata. Il Regolamento ENAC, infatti, vieta il volo
- Entro 50 metri di distanza da persone e proprietà
- Entro 150 metri da folle e aree edificate
- Su aree dove si verificano assembramenti di persone
E’ chiaro, quindi, che sopra il Duomo di Milano non si può volare mai, né con un drone da 300 grammi né con uno da 25 chili.
I droni da volo libero
Le restrizioni sul dove è possibile far volare un drone, quindi, restano a prescindere dal modello del drone e si applicano per tutti. Turisti compresi. In campo aperto e in zone di campagna e non affollate, però, è possibile il volo libero e senza autorizzazione a patto che il drone sia di peso inferiore.
Ecco, ad esempio, alcuni droni sotto i 300 grammi con i quali ci si può divertire (quasi) liberamente:
le-idea Drone GPS con Fotocamera Professionale 2K – 205 grammi
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