Eccezionale ritrovamento in Italia: "Scoperta senza precedenti"
In modo del tutto inaspettato gli archeologi hanno portato alla luce un'antichissima tomba mai vista prima: l'eccezionale scoperta vicino Napoli.
Le scoperte più grandi spesso arrivano così, in modo del tutto inaspettato. E a quel punto si svela la meraviglia di un mondo tanto antico quanto affascinante, che ha ancora molto da raccontarci. È quanto accaduto all’inizio di questo mese a Giugliano in Campania, una cittadina in provincia di Napoli: da alcuni lavori tecnici di scavo è emerso un tesoro di inestimabile valore, una tomba di oltre 2.000 anni fa praticamente integra con delle caratteristiche uniche.
L’eccezionale scoperta in provincia di Napoli
La scoperta è avvenuta nell’ambito del programma di lavori condotti da Acqua Campania Spa per il “Completamento e adeguamento del sistema di alimentazione idrica dell’area Flegreo Domitiana“. Come sempre, la Soprintendenza ha predisposto delle indagini archeologiche preliminari e le ricognizioni degli esperti hanno rilevato degli elementi di evidente valore storico.
Così, grazie all’intuizione della dottoressa Simona Formola – come si legge nel comunicato della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli – è stato posizionato un saggio di scavo nei terreni agricoli interessati. È così che il team incaricato dei lavori ha potuto appurare che sotto le coltivazioni si nasconde in realtà un’area “densa di sepolture” di vario genere – “sia ad inumazione che ad incinerazione”, si legge – che testimoniano come l’intera zona sia stata in tempi antichi lungamente utilizzata a scopo funerario, “con più livelli di frequentazione, in un arco cronologico di almeno quattro secoli, dall’età repubblicana a quella imperiale romana”.
La Tomba del Cerbero, un gioiello unico a Giugliano
Una necropoli di cui non eravamo a conoscenza. Basterebbe già questo per definire eccezionale la scoperta avvenuta nelle campagne di Giugliano in Campania, ma c’è di più: gli archeologi hanno trovato una tomba a camera, “inviolata e in perfetto stato di conservazione”.
Il ritrovamento è descritto nel dettaglio dalla Soprintendenza, sottolineando come gli elementi contribuiscano a renderlo unico: “Quasi a delimitazione dell’area di necropoli, la cresta di un muro in opera incerta, assai ben costruito, si è rivelato essere il fronte di una monumentale tomba a camera, con l’ingresso ancora ben sigillato dall’originale lastra di tufo di chiusura, appena intaccata sulla sommità per creare un varco e consentire evidentemente l’accesso in una successiva fase di utilizzo del mausoleo, ben chiusa infine con tegole”.
Un monumento integro, risalente a oltre 2.000 anni fa che è stato ribattezzato Tomba del Cerbero: soffitto e pareti sono ricoperte da meravigliosi affreschi in perfetto stato di conservazione che rappresentano “scene mitologiche, Ittiocentauri che sorreggono un clipeo sulla parete frontale, festoni che girano tutt’intorno la camera, e rappresentazioni figurate tra cui spicca un cane a tre teste“. Da qui il nome dato al mausoleo.
A completare il tutto si evidenziano “tre klìnai dipinte, un’ara con vasi per libagioni, inumati ancora deposti sui letti funebri con ricco corredo”, donando al mondo il quadro di quella che la stessa Soprintendenza ha descritto come “una scoperta che, in questo territorio, non ha precedenti”.
Il commento del Soprintendente Mariano Nuzzo
Il primo ad avere l’onore di entrare all’interno della Tomba del Cerbero è stato il Soprintendente Mariano Nuzzo, che ha commentato con grande entusiasmo quanto si è presentato dinanzi ai suoi occhi: “L’emozione che suscita il privilegio di una simile scoperta è indescrivibile. Il lavoro che tiene la Soprintendenza impegnata nelle sue instancabili azioni di tutela e la passione profusa dagli archeologi sul campo, oggi finalmente hanno ricevuto un degno riconoscimento. Un sentito ringraziamento va anche ai Carabinieri del Nucleo Tutela che ci supportano costantemente e con grande energia nel nostro lavoro e che, in questo caso particolare, si dimostrano una risorsa indispensabile per garantire la sicurezza dell’area. Il territorio di Giugliano, dopo anni di oblio, sta finalmente restituendo significative vestigia del suo glorioso passato, da preservare e tutelare, grazie ad uno sforzo comune”.