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SCIENZA

Questo enorme vortice si è aperto di fronte alla Terra: cosa sappiamo

I telescopi Hubble e James Webb hanno immortalato la galassia a spirale IC 5332 che si trova perfettamente di fronte al nostro pianeta

La cosa più incomprensibile dell’Universo è che esso sia comprensibile. Questo pensiero di una mente illuminata come quella di Albert Einstein è sempre molto attuale, soprattutto dopo le ultime scoperte scientifiche che il sofisticato telescopio James Webb sta rendendo possibili. Tra gli scatti più importanti di questo dispositivo c’è sicuramente quello che raffigura una galassia a spirale.

È un grande complesso stellare che si trova nella cosiddetta Costellazione dello Scultore, per la precisione 1,5 gradi a nord della stella Beta Sculptoris. Non è stato semplice individuare la posizione esatta, anche perché la distanza dalla Via Lattea è di quasi 40 milioni di anni luce, ma i dettagli che la riguardano meritano di essere approfonditi.

Il nome di questa galassia a spirale è IC 5332 e le nuove immagini non sono altro che il mix perfetto tra gli scatti nell’ultravioletto di un altro telescopio, Hubble, e quelli a infrarossi medi di Webb. Non si tratta di una semplice galassia tra tante. In effetti, come hanno avuto modo di appurare gli astronomi, IC 5332 si trova perfettamente di fronte alla Terra, una caratteristica di non poco conto. In effetti, in questo modo si può osservare meglio l’andamento dei bracci della spirale, i quali sono sostanzialmente simmetrici. Il raffronto tra i telescopi appena citati è stato comunque inevitabile.

I bracci della galassia a spirale

Per quel che riguarda Hubble, la galassia a spirale di cui si sta parlando è contraddistinta da zone più scure, identificate come i bracci. Nel caso di James Webb, invece, si nota subito una sorta di groviglio continuo. La differenza si spiega molto semplicemente, visto che IC 5332 presenta delle aree piuttosto polverose e la luce ultravioletta tende a disperdersi proprio in questa polvere. Lo stesso “comportamento” non riguarda al contrario la luce infrarossa. Ecco perché Hubble rileva con maggiore facilità le regioni polverose, quasi inaccessibili se si prende come riferimento l’ultravioletto.

Una galassia a spirale piena di polvere

La polvere interstellare non è evidente nello scatto di James Webb perché la luce del medio infrarosso che proviene da questa galassia a spirale non riesce ad attraversarla. Nessuna delle due immagini è migliore dell’altra, anzi si completano a vicenda e il risultato finale è apparso straordinario agli esperti. Quel che conta è che con Hubble e Webb si sa molto di più su una galassia che potrebbe rivelare nuove informazioni preziose sull’universo. Come già spiegato, IC 5332 si trova nella Costellazione dello Scultore, una delle 88 costellazioni che vengono definite “moderne”. La stella Beta Sculptoris, invece, è una delle più brillanti in assoluto.

Si sta parlando della seconda stella più luminosa della costellazione, a una distanza di circa 174 anni luce dal sistema solare. Tra le caratteristiche principali di questo oggetto celeste c’è sicuramente la composizione dei metalli, tanto che si tratta di una stella al mercurio-manganese. Questo vuol dire che il manganese presente è 115 volte superiore rispetto a quello del Sole, senza dimenticare il maggior quantitativo di mercurio (300mila volte in più) e ferro (il 40%) nel confronto con la nostra stella. Si è soltanto all’inizio dello studio della galassia a spirale IC 5332, è lecito attendersi novità interessanti nei prossimi anni.