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SCIENZA

Esiste una città che presto verrà inghiottita dal mare

Una piccola città del Messico sta per scomparire, a causa dell'innalzamento dell'oceano: scopriamo quello che sta succedendo e quali sono le possibili soluzioni.

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Golfo del Messico Fonte foto: iStock

Prima qui sorgeva un’abitazione, ora ci sono solamente flutti che spazzano via le macerie: siamo a Las Barrancas, una piccola cittadina messicana situata nello stato di Veracruz. Affacciata sulle acque del Golfo del Messico, combatte ormai da molti anni con l’avanzare dell’oceano che sta pian piano distruggendo la costa e tutto ciò che vi era stato costruito. Scopriamo cosa sta succedendo.

Las Barrancas, la città che verrà inghiottita dal mare

Las Barrancas è un piccolo villaggio marinaro costituito quasi interamente da casette di pescatori, molti dei quali lavorano presso la locale cooperativa di commercio dei prodotti del mare. L’intera economia cittadina si basa proprio sulla pesca, che ha dato da mangiare – e continua a farlo – alle circa 300 persone che abitano in questo angolo di Messico. Purtroppo, però, da diversi anni la situazione è sfuggita dal controllo. L’innalzamento delle acque oceaniche ha dapprima messo in pericolo il centro abitato e poi iniziato ad erodere le sue spiagge, “mangiando” intere case.

Diversi studi hanno evidenziato come l’intera regione sia a rischio per via dell’erosione costiera, accentuata anche dall’aumentare di fenomeni estremi come uragani e tempeste tropicali. Le cause sono molteplici: il cambiamento climatico ha sicuramente influito in diversi modi, dallo scioglimento dei ghiacciai – che permette l’aumento dei livelli dell’oceano – alla perdita di importanti habitat marini come le barriere coralline, che proteggevano la costa. C’è poi un altro fattore importante, la perdita dei sedimenti che venivano trasportati dai fiumi in mare.

Ma anche l’opera umana ha la sua parte di responsabilità: i lavori di ampliamento del porto di Veracruz e la costruzione di frangiflutti nella zona nord di Alvarado hanno comportato un aumento dell’erosione costiera. Le conseguenze sono drammatiche. La città sta rapidamente scomparendo, inghiottita dai flutti, e ciò ha comportato un’enorme perdita per i suoi abitanti: l’economia locale ne ha risentito, sia per la pesca che per il turismo, e le persone sono sempre più isolate – le strade sono ormai occupate dalle barche, che non hanno più un posto dove attraccare.

Le possibili soluzioni contro l’innalzamento dell’oceano

Il governo non sembra aver intenzione di rispondere alle preoccupazioni della popolazione, ma in realtà le strategie possibili per risolvere il problema non sono così facilmente applicabili. Ci sarebbe la possibilità di costruire una barriera frangiflutti per impedire alle mareggiate di continuare ad erodere le coste, ma non si sa ancora quali saranno le conseguenze a lungo termine di questa soluzione. Secondo gli esperti, ad essere particolarmente importante è la ricostruzione dei sedimenti. E, per farlo, occorre puntare sulla flora locale: ricostruire l’ambiente naturale caratterizzato da mangrovie fornirebbe un substrato che potrebbe fungere da barriera contro le maree.

La vicina palude di mangrovie sembra essere il cardine principale per risolvere – almeno in parte – il problema di Las Barrancas. L’area ospita più di 80 specie di animali e piante, tre specie di mangrovie e oltre 30 specie di uccelli. “Scommettiamo sulla ricostruzione degli habitat per recuperare la protezione delle coste, in modo che la natura restituisca i sedimenti. L’idea è recuperare l’equilibrio che esisteva prima, restituire il flusso naturale alle mangrovie e il suo scambio di sedimenti con la spiaggia” – ha affermato Claudia Ramon, che si sta impegnando nella ripopolazione della palude.

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