Dove l'estate si allunga a 100 giorni e diventa estremamente più calda
La California ha vissuto la sua estate più calda di sempre: 100 giorni a temperature insostenibili e questo sarà il suo futuro
La città di Phoenix, negli Stati Uniti, è di colpo divenuta un esempio su scala globale di quelli che sono e saranno gli effetti del cambiamento climatico su scala globale. L’estate vissuta è stata a dir poco devastante, indice di cosa sta diventando l’Occidente sotto l’aspetto meteorologico.
È stata superata quota 100 giorni consecutivi con temperature superiori a 37,7 gradi. Considerando come si tratti di una città desertica, i suoi abitanti sono ovviamente abituati a delle estati bollenti. Quella del 2024, però, ha battuto tutti i record, privando i cittadini di ogni sorta di sollievo temporaneo.
Un’estate infernale
Tutti hanno tentato di accaparrarsi un mezzo per rinfrescarsi. I ventilatori sono andati a ruba e i condizionatori hanno dovuto fronteggiare temperature devastanti. Il risultato? Numerosi i danneggiamenti nel corso di una singola stagione. Per quanto riguarda l’ambiente esterno, di certo la struttura cittadina non ha contribuito ad alleviare le temperature percepite, soprattutto a causa del selciato scuro.
Si prevede che questo sia il nuovo destino di Phoenix (e non solo), con temperature intorno ai 40 e superiori come norma. In questa fase si supereranno i 43, prevedono gli esperti. Una cifra che aumenta notevolmente se si parla di percezione corporea. Ecco le parole di Ted Whittock, meteorologo del National Weather Service: “Quest’anno il caldo è iniziato presto ed è stato persistente. Non c’è stata una vera e propria pausa. Questa è, in media, l’estate più calda per l’area di Phoenix”.
La California meridionale è nel cuore di un’ondata di caldo, che dovrebbe durare ancora per alcuni giorni. Non è nulla, però, paragonato ad alcune aree dell’ovest. Si pensi a Las Vegas, dopo a inizio luglio sono stati superati i 48,8 gradi. È stato superato di fatto il precedente massimo giornaliero, fissato a 47,2 gradi. La cosiddetta “Sin City” ha vissuto ufficialmente la sua estate più calda.
Che dire invece di Palm Springs, dove il 5 luglio è stata superata la precedente temperatura massima, raggiungendo i 51 gradi. In linea generale luglio è stato il mese più caldo nella storia della Death Valley, con una temperatura media di 42,5 e picchi di 49,9 gradi.
La trasformazione della California
Stando alle parole di Jane Baldwin, professoressa assistente di scienze del sistema terrestre presso la UC Irvine, il clima della California ha sempre avuto una certa variabilità, anno dopo anno, così come da un mese all’altro. Lo Stato ha però sperimentato di recente una trasformazione, coerente con il cambiamento climatico.
“Questi sono livelli di calore estremi e sono quelli che in genere ci aspettiamo di vedere maggiormente con il riscaldamento del sistema climatico”. Di fatto ha spiegato come questa potrebbe essere la nuova normalità per la California, al netto dei necessari test del caso da svolgere.
Si prevede ora una nuova ondata di settembre, anche se relativamente migliore della precedente in termini di oppressione nei confronti dei cittadini. Di fatto il prossimo futuro potrebbe essere così descritto: 100 giorni e passa di estate infuocata, con temperature tra i 38 e i 50 gradi senza sosta. Le grandi città diventeranno delle isole di calore, in assenza di interventi non soltanto politici ma anche urbani.